
Sono intervenuti i carabinieri
Carpi, 21 settembre 2024 – Ha ‘invitato’ la sua ospite, una bimba di dieci anni a visitare la sua abitazione. Una volta arrivato in camera, però, l’ha spinta sul letto e ne ha abusato sessualmente. Rischia il processo con la grave accusa di violenza sessuale su minore un 20enne carpigiano affetto da una sindrome che incide sulle capacità cognitive.
Ieri mattina, in tribunale a Modena il giudice ha disposto la perizia psichiatrica nei confronto del 20enne carpigiano e il prossimo il 15 ottobre sarà dato incarico al perito, dottoressa Forghieri per valutare la capacità di intendere e volere dell’indagato. Ieri è stato contestualmente annullato l’incidente probatorio che prevedeva l’audizione protetta della bimba, presunta vittima di abusi e della sorellina dal momento che la difesa del giovane ha prodotto una dichiarazione confessoria del ragazzo. Il giovane, in sostanza, avrebbe ammesso le molestie sessuali. I fatti sono avvenuti lo scorso luglio in un comune del carpigiano. Da quanto si è appreso le sorelline, insieme alla nonna erano andate in visita ad un’amica di famiglia, zia del ragazzo. Quando le minori sono entrate, il 20enne avrebbe proposto alla più grande, di dieci anni di visitare la casa. Una volta arrivati in camera, però, il ragazzo avrebbe spinto la bimba sul letto per poi palpeggiarla sotto ai vestiti. A quel punto il giovane le avrebbe chiesto di mantenere ‘il segreto’. La bambina, sotto choc, avrebbe però raccontato quanto accaduto alla mamma, una volta rientrata a casa. È così che è partita la denuncia da parte della famiglia della bambina nei confronti del ragazzo, che ora rischia il processo per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e dalla minorata difesa. Subito sono infatti scattate le indagini delle forze dell’ordine ed ora tutto si valuterà nelle aule giudiziarie.
Ora sarà il perito nominato ieri dal giudice, infatti, a stabilire se il giovane in quel momento fosse in grado di intendere e volere, a fronte del ‘deficit’ da cui è affetto (deficit che troverebbe conferma su precedenti diagnosi).
La difesa nominerà a tal fine anche un proprio consulente di parte. Il prossimo 14 ottobre avverrà la nomina dei periti che sottoporranno poi l’indagato all’esame. A fronte dell’esito, il 20enne sarà o meno rinviato a giudizio. Il 20enne avrebbe però già confessato di aver sottoposto la piccola a molestie sessuali, fornendo in sostanza elementi utili alle indagini.