VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Accoltellò l’ex alla pancia, chiesti sei anni

Si recò a casa dell’ex convivente e, una volta all’interno, approfittando – secondo le accuse – dello stato di ubriachezza...

Si recò a casa dell’ex convivente e, una volta all’interno, approfittando – secondo le accuse – dello stato di ubriachezza dell’uomo lo accoltellò al ventre con tale violenza da sfiorargli il cuore. L’uomo rischiò di morire dissanguato.

Ieri nei confronti della donna, una 42enne ucraina rappresentata dall’avvocato Roberto Ghini, è stato incardinato il rito abbreviato con l’accusa di tentato omicidio. Secondo la difesa, invece, l’imputata non aveva alcuna intenzione di cagionare la morte della vittima quanto, piuttosto, di difendersi dall’aggressione dell’ex compagno. Da qui la richiesta di derubricare il reato in lesioni colpose per eccesso colposo di legittima difesa. L’episodio era accaduto a ottobre del 2022 in un appartamento di via San Faustino. L’imputata, nel corso di un litigio aveva colpito l’uomo, un 54enne con una coltellata al ventre. Sul posto erano accorsi gli agenti della volante e i colleghi della mobile e la donna era finita in manette. Per la stessa erano stati poi disposti i domiciliari. In base alle dichiarazioni rilasciate dalla donna, quella sera era nato un violento litigio legato a questioni personali. Il 54enne aveva iniziato a gridare e l’indagata – a suo dire intimorita – si era posta in posizione ‘difensiva’, col coltello rivolto verso l’ex. "Ma non volevo fargli male", aveva detto. Non è così per la pubblica accusa che contesta alla donna appunto di aver portato con sé quella sera l’arma, con una lama di dieci centimetri per poi, approfittando dello stato di alterazione dell’uomo, compiere atti idonei a cagionarne la morte.

Il processo è stato rinviato ad ottobre quando a prendere la parola in aula sarà la difesa, rappresentata appunto dall’avvocato Roberto Ghini. Il pm ha chiesto per la donna una condanna a sei anni e due mesi.

v.r.