Acquisto di droga ’simulato’: assolto dopo 12 anni

L’uomo coinvolto in una trattativa con agenti sotto copertura. Il legale: "Soddisfatti, vicenda complessa"

L’arresto, all’epoca, fece discutere. Parliamo infatti di 12 anni fa (febbraio 2012) quando gli agenti della polizia locale di Sassuolo, in borghese e coordinati dal comandante Stefano Faso, arrivarono a Modena, alla motorizzazione, per arrestare un uomo originario dell’Albania accusato di traffico di cocaina. In quel frangente ci finì di mezzo pure una ignara famiglia e qualche giorno dopo fu arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere anche il secondo presunto trafficante di coca: un cittadino turco. Quel che fece parlare, però, furono quei 60mila euro prelevati dalle casse del Comune di Sassuolo per inscenare una trattativa con gli spacciatori in un ufficio di Sassuolo. Gli agenti, parlando con i due, l’albanese e il turco, ovviamente agivano fingendosi interessati all’acquisto di una partita di stupefacente. In quel frangente, infatti, il turco era stato ripreso dentro all’ufficio di Sassuolo, utilizzato per l’incontro, mentre manifestava interesse per l’affare, ma ieri mattina, dopo dodici anni dai fatti, è stato assolto da tutte le accuse. Condannato a cinque anni l’albanese, ritenuto responsabile del traffico. "Esprimo grande soddisfazione per la sentenza di assoluzione – sottolinea l’avvocato dell’uomo, Enrico Fontana –. Assoluzione che arriva dopo dodici anni ma i tempi sono giustificati perchè la vicenda era molto complicata, sia sotto il profilo giuridico che fattuale. Siamo in attesa di leggere le motivazioni. La questione giuridica complessa – spiega il legale – era valutare se gli agenti della polizia locale di Sassuolo, nel mostrare il denaro, avessero travalicato o meno i limiti che la normativa consente agli operatori di polizia giudiziaria per operare quale agente provocatore. E questo secondo noi sì. Sotto un altro fronte, l’assoluzione potrebbe essere invece fondata su ulteriore argomento difensivo: ritenevamo che il cittadino turco fosse estraneo alla fornitura di cocaina, che avvenne ma attraverso canali diversi. ed estranei rispetto alla fase iniziale della trattativa immortalata dalle telecamere. Infatti all’arrivo della fornitura il mio cliente si trovava all’estero. L’assoluzione potrebbe quindi trovare giustificazione nel fatto che il mio cliente non partecipò in alcun modo a quella fornitura di stupefacente che portò al sequestro della droga. Attendiamo quindi di conoscere le motivazioni".

Valentina Reggiani