ROBERTO GRIMALDI
Cronaca

Addio al guardiano del paradiso. E’ morto Mauro Morandi, per 32 anni custode di Budelli

Modenese, insegnante di educazione fisica, nel 1989 partì in barca e fece tappa nell’isoletta sarda. Restò lì in solitudine fino al 2021, quando l’ente parco lo sfrattò e si trasferì alla Maddalena. Aveva 85 anni.

Modenese, insegnante di educazione fisica, nel 1989 partì in barca e fece tappa nell’isoletta sarda. Restò lì in solitudine fino al 2021, quando l’ente parco lo sfrattò e si trasferì alla Maddalena. Aveva 85 anni.

Modenese, insegnante di educazione fisica, nel 1989 partì in barca e fece tappa nell’isoletta sarda. Restò lì in solitudine fino al 2021, quando l’ente parco lo sfrattò e si trasferì alla Maddalena. Aveva 85 anni.

Pare avesse fin da ragazzo un carattere ribelle, che l’aveva spinto a seguire con passione le contestazioni giovanili del ’68. E forse quella voglia di mandare al potere la fantasia, si è rifatta viva una ventina d’anni dopo, quando ha deciso di vivere come un eremita in un’isola deserta nell’arcipelago della Maddalena. E due giorni fa, all’età di 85 anni, Mauro Morandi, modenese, ci ha lasciato per sempre. Per 32 anni era stato il custode dell’isola di Budelli, in Sardegna. Dall’89 al 2021 ha vissuto in una baracca di legno, con davanti una splendida spiaggia di sabbia rosa e sullo sfondo il mare cristallino, che, come ricordava lui, ad ogni tramonto regalava uno spettacolo diverso.

Una vita da favola quella di Mauro Morandi, che con quella maschera rugosa di chi ha vissuto tanto sotto il sole, ricordava davvero il personaggio di qualche libro di avventure di mare.

Nel 1989, lui, insegnante di educazione fisica, lasciò Modena per partire con gli amici per un giro del mondo in barca a vela. "Il mio sogno era stabilirmi in un’isola deserta in Polinesia". Non sapeva che la Polinesia l’avrebbe trovata in Sardegna, dopo pochi giorni di viaggio. Il gruppo di amici fece tappa a Budelli, isola dell’arcipelago della Maddalena. Qui conobbe il custode del quel paradiso, che gli disse che di lì a un paio di giorni se ne sarebbe andato. Salutò gli amici e decise di prendere il suo posto, restando lì per i successivi 32 anni.

Una vita da eremita? Non sempre. "D’estate non ero mai solo – raccontava – tanti turisti mi venivano a trovare, incuriositI dalla mia storia. Io facevo loro da guida nell’isola, che ormai per me non aveva più segreti. D’inverno invece la vita cambiava. Lì ero davvero solo. Finché c’era luce davo da mangiare a gatti e galline, passeggiavo, poi al tramonto chiudevo la porta e mi mettevo a leggere libri". E di libri ne ha letti tanti, scrivendone anche qualcuno. In uno di questi ha raccontato la sua storia. Una storia che, nonostante il distacco dal mondo civile, lo faceva sentire utile: "Serviva qualcuno che sorvegliasse la spiaggia di Budelli. Portare via la sabbia rosa è vietato, eppure c’era sempre qualcuno che ci provava. E io facevo da sorvegliante, giorno e notte, così come impedivo ad altri di fare il bagno di fronte alla spiaggia, altra attività vietata". Una missione utile, che per anni gli aveva permesso di mantenere il proprio posto.

Poi però, qualcuno all’ente parco della Maddalena aveva cominciato a considerare come anomala la sua presenza: la baracca in cui viveva non era a norma, andava ristrutturata e lui doveva andarsene. Uno sfratto a cui si oppose con tutte le sue forze, a suon di cause, avvocati e carte bollate, facendo appello anche a raccolte di firme di suoi fan, che non volevano che lasciasse la sua isola, affinché quella bella favola potesse continuare. Nel 2021 la decisione di andarsene: ormai la ristrutturazione della propria casa era alle porte ed erano subentrati problemi di salute, tra cui una forma di diabete. Come ultimo tentativo si offrì di farsi assumere regolarmente come custode, gli risposero che, per legge, non si possono assumere persone di età superiore agli 81 anni... Decise così di trasferirsi poco lontano, sull’isola più grande della Maddalena, in un appartamento in affitto. Senza arrendersi però: "Ho raccontato attraverso i social la bellezza dell’isola di Budelli pubblicando le mie foto, voglio continuare a fare le stesse cose scattando immagini della Maddalena e delle montagne alpine, dove qualche volta ho intenzione di andare. Voglio raccontare la bellezza, la bellezza che salverà il mondo".

Ma l’età avanzava, il diabete pure. Una brutta caduta qualche mese fa, gli procurò la frattura di una vertebra cervicale. La mattina dello scorso 3 gennaio se n’è andato, salutato da affettuosi messaggi sul suo profilo social. "Caro Mauro, che la terra ti sia lieve, che sia la sabbia rosa della tua amata Budelli! Ci mancherai". Anche se è partito per l’ultimo viaggio, quell’isola per tutti è ancora la "sua" isola. Alla vigilia dello sfratto qualcuno gli chiese se per caso non volesse ritornare a Modena, che era pur sempre la sua città d’origine dove risiede la figlia. Ma lui non voleva saperne: "Dopo più di trent’anni di vita su un’isola dovrei tornare a Modena? E a fare che? Per andare tutti i giorni al bar a giocare a carte? No, non fa per me". Ha continuato così a scrivere la sua favola, rimanendo per tutti, il guardiano del paradiso.