Aereo caduto forse per le ali ghiacciate

Pievepelago, sarebbe l’ipotesi più accreditata. Sul posto un investigatore per capire le ragioni dell’incidente. Rottami sotto sequestro

Aereo caduto forse per le ali ghiacciate

Aereo caduto forse per le ali ghiacciate

PIEVEPELAGO

È tornato ieri al consueto ruolo di presidio dell’alto Frignano il Centro di Protezione Civile di Pievepelago, dopo essere stato per oltre un mese (soprattutto i primi 12 giorni) l’affollata base delle ricerche dell’ultraleggero del reggiano Ivano Montanari caduto il 28 gennaio nella zona del Rio Fontanone tra S.Annapelago e il Lago Santo.

Già lo scorso giugno questo Centro fece da punto avanzato per le imponenti ricerche dell’elicottero con 7 persone a bordo scomparso in Appennino con ultima cella telefonica registrata a Pievepelago, poi ritrovato dopo tre giorni schiantato sull’Appennino reggiano.

Inaugurato nel settembre 2011, il centro pievarolo ospita il locale distaccamento volontario Vigili del Fuoco e le Ambulanze di Pievepelago, a disposizione del Soccorso Alpino, ‘con un ruolo di appoggio e di riferimento -come ha voluto ricordare il sindaco di Pievepelago Corrado Ferroni- per il pronto intervento in varie casistiche di emergenze’.

Una presenza che tornerà utile nei prossimi giorni quando, dopo il corpo di Montanari avvenuto lunedì, verrà disposto il recupero dell’ultraleggero precipitato. Grazie a due sci-alpinisti Sast toscani, domenica era giunta la segnalazione per il ritrovamento col pilota ancora all’interno del velivolo semisommerso dalla neve in una fiotta zona boschiva che ha impedito l’avvistamento dall’alto. Il velivolo attualmente è rimasto sul posto sotto sequestro (oggi c’era molto vento) per le indagini del caso, e la zona della caduta è tuttora interdetta.

Due le inchieste parallele aperte: quella della procura di Modena, che mira a stabilire eventuali responsabilità diverse da un errore di manovra del pilota stesso, e quella dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo.

L’autorità investigativa indipendente dello Stato ha inviato sul posto un proprio investigatore che ha già iniziato l’indagine per determinare motivi a e dinamica dell’incidente. Tra le cause più accreditate in queste ore di carebbe quella dele ali ghiacciate.

Gli enti e le forze che hanno collaborato alle ricerche del velivolo sono state: Soccorso Alpino Emilia-Romagna, Aeronautica Militare (nel coordinamento delle prime ricerche), Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato (III Reparto mobile di Bologna), Carabinieri, ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) con un proprio Ispettore ed infine la Prefettura di Modena che, nell’ultimo mese, ha svolto il ruolo di coordinamento tra tutti i vari Enti impiegati nelle operazioni di ricerca.

Giuliano Pasquesi