"Albergo ex Coni costoso e inutilizzabile"

Pievepelago, il sindaco Ferroni replica al predecessore sull’abbattimento: "Scelta obbligata. Il Comune sbagliò ad acquistarlo"

"Albergo ex Coni costoso e inutilizzabile"

"Albergo ex Coni costoso e inutilizzabile"

Il sindaco di Pievepelago Corrado Ferroni risponde alle polemiche sull’abbattimento (iniziato, venerdì, ndr) dell’edificio ex Coni, evidenziando che "l’amministrazione da lui guidata si è ritrovata sulle spalle un edificio obsoleto il cui acquisto, avventato e senza garanzie, grava ancora sulle casse del Comune e quindi sui contribuenti, al contrario della demolizione". "Chi sostiene oggi la bontà dell’acquisto – dice Ferroni – ha una visione teorica fondata solo su nostalgie ma senza soluzioni di carattere concreto. Completamente utopistica è l’idea relativa alla ricettività, con le gravi problematiche che affrontano strutture storiche e ben radicate sul territorio. La costruzione della Casa della Comunità, a cura dell’Ausl finanziata dai fondi Pnrr (mirati alle strutture sanitarie), è finalizzata al miglioramento dei servizi sanitari dell’alta montagna, una necessità per la popolazione sempre più anziana; i locali infatti dell’attuale Casa della salute riservano agli utenti spazi non sempre adeguati come si è potuto constatare nel periodo di emergenza Covid. L’intervento sulla Casa della salute attuale, per quanto ha riguardato la sede di Pievepelago, è stato incentrato principalmente su opere esterne. Per quanto riguarda il Liceo sport invernali si precisa che i finanziamenti per le strutture scolastiche vengono assegnati solo a quei fabbricati che già sono censiti come scuole (Anagrafe regionale dell’edilizia scolastica). La ristrutturazione dell’edificio che ospiterà il Liceo sport invernali ha permesso di rivalutare un immobile nel pieno centro del paese, limitrofo all’altra sede di via Tamburù che già ospita le scuole superiori".

"Stupisce – prosegue il sindaco – il mancato apprezzamento per un risultato quale quello di una scuola che tutti ci invidiano e la mancata conoscenza delle leggi che riguardano i canali di finanziamento adombrate da sterili polemiche di tipo politico. E’ facile parlare di Pnrr solo per suscitare consensi nell’opinione pubblica senza conoscere l’approccio corretto e le linee di finanziamento obbligate.

La scelta della demolizione è stata sofferta – ammette Ferroni – ma obbligata, si ribadisce, da superficiali valutazioni al momento dell’acquisto che hanno comportato anni e anni di contatti, di ricerca di soluzioni alternative, con risorse a carico del bilancio comunale per estremi tentativi di ricondurre a Pievepelago i centri Fit per i quali l’albergo ex Coni non era più utilizzabile nelle condizioni attuali; inoltre i costi di ristrutturazione dello stabile, alla luce delle criticità tecniche emerse da sondaggi effettuati, erano improponibili". "La soluzione finale attuata – conclude – potrà costituire un valore aggiunto per le nostre comunità. Più servizi significano sostegno ad ogni fascia della popolazione. La storia del tennis e dello sport a Pievepelago rimarrà sempre ma va dimensionata e aggiornata con il mondo che cambia e con un’impiantistica adeguata per la quale c’è impegno e programmazione".