La chiesa parrocchiale di Campogalliano non è riuscita a contenere le tantissime persone che ieri pomeriggio alle 15 hanno partecipato al funerale di Alessio Greco, il giovane di 20 anni di Campogalliano deceduto nella notte di mercoledì scorso dopo il fatale schianto in automobile contro una casa disabitata lungo via Mulino, che collega Carpi a Campogalliano.
Il mesto rito funebre è stato concelebrato dal parroco don Giorgio Palmieri e da don Andrea Garuti, già parroco di Campogalliano per 15 anni, e che conosce bene la famiglia Greco e ha seguito Alessio nel suo percorso dei Sacramenti. "Non è rassegnazione, non dobbiamo viverla così – ha affermato lo stesso don Andrea, la cui voce risuonava anche sull’ampio sagrato della chiesa, grazie agli altoparlanti -. Ma è un affidarci. Solo in questo modo potremo iniziare a capire, ma è un cammino lungo". "Nessuno può ridarci Alessio, ma non siamo soli, il Signore è con noi. Un abbraccio, una vicinanza, una parola amica, una intera comunità che si stringe: tutto questo è segno che non siamo soli".
Chiamando per nome i genitori e i fratelli di Alessio, don Andrea ha poi proseguito: "Questo è il momento di piangere, non di capire. Ma appunto di affidarci, perché Gesù piange con noi e poi sarà Lui ad aiutarci a proseguire il cammino. Ora però ci invita a stringerci l’uno con l’altro. E ad Alessio dice: alzati e risorgi, sei in Cielo". Struggenti le preghiere e le parole degli amici che dall’altare hanno voluto pregare e ricordare Alessio, increduli che il loro amico non ci sia più. I suoi occhi e il suo futuro di ragazzo, spenti all’improvviso contro il muro di una casa disabitata. Tutto sembra crudele: "Il tuo sorriso non si spegne, ma dal Cielo ci guarderai", ne sono certi gli amici che ieri lo piangevano.
Fuori dalla chiesa, appeso al muro, un cartellone realizzato da questi ragazzi con la foto di Alessio al centro e tutte intorno tante altre immagini di momenti felici e spensierati vissuti con lui. Istantanee che rimarranno scolpite nei loro cuori.
Maria Silvia Cabri