Delitto Alice Neri, tipo tranquillo o 'Pablo Escobar'? Le due facce del presunto killer

Oggi arriverà il via libera per il ritorno in Italia di Mohamed Gaaloul, accusato dell’omicidio di Alice. Clandestino, di bell’aspetto, avrebbe circuito una donna per minacciarla con foto hot. "Ma violento mai"

Modena, 22 dicembre 2022 - Imbianchino, novello sposo, di bell’aspetto. Dolce quando serve, ma anche astuto, capace di raggirare – di questo almeno viene accusato – per crearsi delle scappatoie, delle ‘assicurazioni sulla vita’. Parliamo di Mohamed Bedoui Gaaloul, il principale indiziato per la morte di Alice Neri. Il tunisino, 29 anni, domiciliato a Concordia, è l’uomo di oggi.

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In Francia, dove è stato catturato con un mandato di arresto internazionale (stava fuggendo da giorni) si terrà infatti l’udienza in cui, con ogni probabilità, darà il suo assenso per la ‘consegna’ all’Italia. Mohamed ha già fatto sapere, tramite i suoi legali, di essere pronto "a rispondere alle domande che gli saranno poste, senza escamotage". Vedremo se terrà fede a quanto detto.

Ma chi è questo ragazzo capace di passare – se le accuse si riveleranno fondate – dal matrimonio con la sua ’promessa’ a un orribile omicidio, con una donna uccisa e divorata dalle fiamme? Di lui a Concordia non si ricorda quasi nessuno. I vicini di casa – abitava con la moglie in una villettina nella frazione di Vallalta, poco lontano dal luogo del rogo – dicono quello che, in queste occasioni, si dice quasi sempre: "Una persona tranquilla".

D’altronde Mohamed era in Italia da clandestino – pare con un foglio di via sulla testa –, un ottimo motivo per non muoversi troppo alla luce del sole. L’unico momento in cui è riemerso dall’anonimato è stato quello delle nozze. Un matrimonio con una ragazza greca, con cui c’era sicuramente un rapporto pregresso ma che gli avrebbe fruttato anche l’agognato permesso di soggiorno. L’amministratore che celebrò quel rito, l’8 novembre alle 11.15, ci ha parlato di una cerimonia frettolosa, a tratti imbarazzante.

Fatto è che i due, dopo quel momento, pare abbiano ’fatto squadra’. La moglie, infatti, avrebbe coperto la fuga di Gaaloul, mentendo con i giornalisti che la contattavano al telefono per avere notizie: "Non so dove sia", diceva. Invece i due hanno parlato molto nelle frenetiche ore della fuga di Mohamed. "Non essere angosciata", le diceva il 24 novembre. "Fai fare una passeggiata al cane, ma non angosciarti". Poi aggiungeva: "Ho dormito per strada". E, successivamente, lei l’aveva tranquillizzato: a chi lo chiederà "dirò che non so dove diavolo sei".

Non si può certo dire, insomma, che tra i due mancasse l’affiatamento. In una conversazione telefonica lei si lascia andare anche a una battuta che lascia intendere che Mohamed avesse già una qualche familiarità con le attività criminali: "Ho sposato Pablo Escobar...", dice. In effetti ci sono altre testimonianze che gettano ombre sul personaggio, imbianchino al bisogno ma, stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti, anche spacciatore. Una donna, in particolare, ha parlato di un suo tentativo di estorsione, portato avanti con un ricatto molto pesante. Mohamed, infatti, avrebbe ottenuto da questa persona un ingente prestito – quasi duemila euro – che poi, però, non avrebbe restituito nei tempi stabiliti. A fronte della sua insistenza, l’avrebbe ricattata con alcuni video hot che li ritraevano impegnati in rapporti sessuali. Immagini destinate ai familiari della vittima, ‘rubati’ in precedenza dalla rubrica della donna, in un momento di distrazione. La donna ha parlato di un ragazzo dolce e spietato, astuto, ma – almeno con lei – mai violento.

Una personalità doppia, che ha visto il lato oscuro – se il suo ruolo nell’omicidio sarà confermato – prendere orrendamente il sopravvento la notte in cui Alice è stata ammazzata. I testimoni che l’hanno visto entrare nella sala slot dello Smart Cafè di Concordia, hanno usato parole come "alterato" e "molesto" per descriverlo. Un malessere che via via sarebbe aumentato alla vista della ragazza bionda e del suo collega sempre più in confidenza. Restano, ancora, le domande: conosceva Alice? Perché lei l’ha fatto salire sulla sua macchina, come raccontano i testimoni? Risposte che forse, una volta tornato in Italia, potrà darci proprio Mohamed.