REDAZIONE MODENA

All’ex Bugatti un museo delle supercar

Il progetto di Marco Fabio Pulsoni per lo storico stabilimento di Campogalliano: "Polo di rilevanza mondiale"

"Restano pochi passaggi burocratici, poi il museo delle supercar sarà realtà" così Marco Fabio Pulsoni annuncia il futuro prossimo dell’ex stabilimento Bugatti di Campogalliano. L’imprenditore romano e proprietario dell’area industriale collocata di fianco all’A22 lo aveva già fatto, in sordina, lo scorso 19 settembre, proprio a Campogalliano durante un evento, e ora al Carlino conferma lo stato avanzato della trattiva. La ’Fabbrica Blu’ avrà così finalmente una seconda vita che archivierà ufficialmente la lunga parentesi di inattività durata ben 26 anni. Era infatti il settembre 1995 quando la Bugatti Automobili fu dichiarata fallita dal tribunale di Modena, cessando d’improvviso la produzione delle sue supercar EB110. L’intera area industriale di oltre 70mila metri quadrati comprensivi di stabilimento produttivo, sala prove motori, palazzina degli uffici e mini ‘circuito’ a uso interno tornerà quindi ad esercitare un ruolo da protagonista, e sempre nel contesto della motor valley. Il progetto, ambizioso, è quello di realizzare un polo museale che riunisca vetture d’epoca di grande valore e di tutte le marche. Collezionisti di tutto il mondo potranno così esporre in questo nuovo spazio i propri gioielli in sicurezza. Sarà allestita anche un’officina specializzata per la manutenzione e il percorso stradale interno sarà sfruttato per permettere ai cavalli dei motori di ’sgranchirsi’ le gambe e magari anche per regalare agli appassionati l’emozione di un giro da sogno in modalità ’turistica’. La nuova destinazione d’uso manterrà l’aspetto originario e quindi anche il caratteristico blu francese dell’iconica sala prove motori, ma importanti lavori di ammodernamento e ristrutturazione saranno realizzati all’interno degli stabili per dare vita al nuovo polo. "La mia volontà – ha dichiarato Pulsoni – è sempre stata quella di portare lo stabilimento in una direzione rispettosa della sua storia. Si tratta di un’iniziativa molto interessante e già presentata al Ministero per i beni culturali, un luogo aperto al pubblico per celebrare il passato e il presente dell’automobile, con protagoniste vetture di altissimo valore". L’avvio del cantiere è previsto a inizio 2022 con possibile inaugurazione entro la fine dell’anno. Il personaggio che, dopo anni di trattative, voci e manifestazioni di interesse più o meno confermate, ha impresso la svolta decisiva per ridare vita alla ex Bugatti è Adrien Labi, imprenditore e collezionista statunitense, proprietario di numerose supercar, prime ospiti prenotate della nuova struttura. Il nuovo museo sembra così incarnare lo spirito del primo Mef, il Museo Enzo Ferrari di Modena, che agli esordi ospitava mostre multimarca, prima dell’avvento della gestione del Cavallino rampante. Non solo: questo nuovo scenario risponde in pieno agli auspici espressi in più occasioni da Romano Artioli, l’ex presidente della Bugatti Automobili, il quale negli ultimi anni ha sempre sperato che la Fabbrica Blu finisse in mani sapienti per poter rinascere come polo dell’automobile. Detto fatto, perché il nuovo progetto prevede anche collaborazioni con le università legate all’automotive. "Sarà un polo culturale di rilevanza mondiale perché in nessun’altra parte esiste una location multimarca di questo tipo" conclude Pulsoni.

Alessandro Socini