Amministratore di sostegno a Modena svuota conti anziano fratello, processo per peculato

Un uomo di Modena è stato incardinato in un processo per peculato, accusato di aver svuotato i conti correnti del fratello anziano, suo tutelato, per un totale di 144mila euro. La vicenda è emersa dopo la denuncia della struttura residenziale in cui l'anziano era ospite.

Avrebbe dovuto prendersi cura di lui, tutelandolo anche sul piano economico. Invece, in qualità di amministratore di sostegno, avrebbe svuotato i conti correnti dell’anziano fratello, ‘bruciando’ in poco tempo tutti i suoi risparmi.

Per l’uomo, un 70enne modenese è stato incardinato ieri il processo con rito abbreviato per il reato di peculato. Il fratello invece, affetto da patologie, rappresentato dall’avvocato Michele Jasonni, si è costituito parte civile nel procedimento. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2016 e il 2021 a Modena. In questo arco di tempo l’imputato, invece di tutelare il futuro del fratello, avrebbe utilizzato per scopi personali il suo denaro, con prelievi continui e ingiustificati sui conti correnti dell’anziano, ovviamente ignaro di quanto stava accadendo. La situazione è venuta a galla dopo la denuncia della Cra di cui la vittima era ospite a causa dei citati gravi problemi di salute: infatti da mesi nessuno versava le rette residenziali. Gli assistenti sociali, avvisati della situazione, erano quindi intervenuti, lamentando al giudice tutelare il fatto che non venivano mai versate le rette alla struttura per anziani.

Revocato il fratello e nominato un nuovo amministratore di sostegno, a seguito di accertamenti lo stesso si era accorto dei prelievi ingiustificati sui conti dell’amministrato. Prelievi che nulla avevano a che vedere con gli interessi e le necessità della presunta vittima, alla quale quel denaro mai era stato consegnato e neppure utilizzato per il suo sostentamento e le sue cure. Da qui la denuncia nei confronti del 70enne per il quale ieri è stato incardinato il rito abbreviato, che si discuterà il prossimo dieci maggio. Secondo l’accusa l’uomo – e unico parente della presunta vittima – nel corso dei mesi si sarebbe intascato in tutto 144mila euro. Ora l’uomo sarà giudicato nell’ambito del processo per l’accusa di peculato.