ALBERTO GRECO
Cronaca

Amo festeggia 20 anni: "Una luce per chi soffre"

Finale, l’associazione assistenziale a supporto dei pazienti oncologici. Il presidente: "Il nostro obiettivo è continuare ad aiutare chi affronta la malattia".

Un momento della festa di Amo a Villa Casino del Vescovo di Massa Finalese

Un momento della festa di Amo a Villa Casino del Vescovo di Massa Finalese

Ci sono molti modi di misurare la solidarietà, quella di Amo Area Nord è evidenziata dai chilometri percorsi nei suoi 20 anni, da quando nacque. "In 20 anni col servizio trasporto dei nostri volontari – ha ricordato l’attuale presidente, il dottor Valter Merighi, che guida il sodalizio da un anno - abbiamo percorso quasi 4 milioni di chilometri! 100 volte il giro del mondo, trasportando più di 3mila pazienti oncologici!".

Si capisce dai numeri che la sofferenza è molto diffusa, ma è tanta anche la vicinanza espressa dalla comunità di cittadini e cittadine riuniti intorno ad Amo Area Nord: oggi sono oltre 700.

"Nel 2004 – continua Merighi - prendeva vita un’idea coraggiosa ed innovativa: creare una rete di supporto per migliorare la qualità assistenziale dei pazienti oncologici e delle loro famiglie, in tutte le fasi della malattia, puntando sulla domiciliarità e sulla gratuità (tutti in nostri servizi sono gratuiti)".

Nei giorni scorsi per il compleanno dell’associazione, oltre 280 inviati si sono ritrovati nella splendida cornice della Villa Casino del Vescovo di Massa Finalese alla presenza di istituzioni – i sindaci di Mirandola e Finale Emilia, Letizia Budri e Claudio Poletti, anche a nome dell’Unione Comuni Area Nord -, di autorità sanitarie, tra cui la direttrice del distretto Ausl di Mirandola, Anna Maria Ferraresi, ma anche dei presidenti di Lions e Rotary di Mirandola, Sonia Meneghini e Mirco Besutti, con cui recentemente è stato portato a termine con successo l’acquisto tramite migliaia di donazioni popolari e di imprese (raccolti 160mila euro) di un innovativo robot chirurgico per l’ortopedia del Santa Maria Bianca.

"Nel tempo all’attività di trasporto di Amo – continua il presidente Merighi – ha affiancato l’attività di trasfusioni domiciliari, 300 l’anno, che permettono a molti pazienti di ricevere queste cure a casa propria, con il supporto dei nostri operatori; progetti del fine vita in collaborazione con l’equipe Cure Palliative dell’Ausl; progetti di supporto psicologico; gruppo di auto-mutuo-aiuto; attività di prevenzione ed educazione ai sani stili di vita; l’aver dato vita alla Fondazione Hospice San Martino, di cui il territorio ha bisogno e, infine, le donazioni: in 20 anni abbiamo raccolto e reinvestito quasi 2 milioni di euro per l’ospedale e per la sanità del territorio (in media 100mila euro/anno)".

La giornata di festa si è, poi, conclusa con la consegna delle benemerenze, Amo d’oro ai 4 presidente che si sono succeduti, e Amo d’argento.

"Il nostro obiettivo .- ha concluso Merighi - è rimanere noi stessi, continuare ad essere un riferimento per chi affronta la malattia, una luce, un sostegno per chi ne ha bisogno e un esempio di umanità e professionalità per il territorio".

Alberto Greco