Baby gang e armi, scatta il blitz della polizia a Modena

Gli agenti della mobile hanno sequestrato la pistola giocattolo sfoggiata nei video. Nei guai un minore che non è tra i 21 già individuati

Si sono filmati e postati su Instagram mentre maneggiavano una pistola, fortunatamente giocattolo. Pochi giorni dopo hanno diffuso un altro video – subito passato di cellulare in cellulare – in cui giravano per il centro cittadino sempre con la stessa arma tra le mani.

I ragazzini incorreggibili e violenti, ovvero i noti membri dei ’Daisan’, sono nuovamente finiti nei guai. A seguito della divulgazione di alcune immagini e video sulle nostre pagine e sul nostro sito web, che ritraevano appunto i membri del gruppo con l’arma in mano, ieri mattina sono scattate subito le perquisizioni nelle abitazioni dei ragazzini da parte della squadra mobile. Gli agenti, a seguito di una minuziosa indagine, nei giorni scorsi hanno denunciato ben 21 minori per 34 episodi contestati: rapine, estorsioni, risse, danneggiamenti. A quanto pare, però, nessun provvedimento ha fermato i leader del gruppo e i ragazzini, appunto, hanno continuato a divulgare filmati dove, in alcuni casi con volto coperto, altre volte ritratti di spalle, maneggiano una pistola.

L’attività di polizia giudiziaria avviata nell’immediatezza ha permesso di risalire ai video completi divulgati su queste pagine e di identificarne gli autori, segnalandoli alle procure competenti, procura della repubblica di Modena e procura della repubblica per i minorenni di Bologna. Si tratta di tre stranieri, di cui uno maggiorenne e un italiano. L’arma, una scacciacani sprovvista di tappino rosso, è stata trovata proprio nell’abitazione di uno dei minorenni che non risulta tra i 21 recentemente denunciati.

Un nuovo ‘volto’ della gang, insomma ma a quanto pare particolarmente attivo. Quattro le perquisizioni domiciliari effettuate dagli uomini della mobile: oltre all’arma gli agenti hanno recuperato anche effetti personali e indumenti indossati da altri due ragazzi nei video. Le puntuali verifiche svolte dagli agenti sui profili social dei ragazzi hanno permesso immediatamente di risalire agli autori, nonostante i già citati ’profili’ fossero ’chiusi’ e nominati con nick name, grazie anche alle approfondite attività d’indagine svolte in collaborazione con i colleghi della polizia postale nei mesi scorsi. La mobile è riuscita anche ad identificare il giovane che viene ritratto mentre, alla guida di un’auto, maneggia appunto la pistola giocattolo sprovvista di tappo rosso. Ieri mattina tre ragazzini, di 14 e 15 anni e un 18enne, due di questi già noti appunto per la recente indagine che li vede coinvolti, sono stati accompagnati in questura e poi affidati ai familiari.