
Bajrami, il neroverde entrato nella storia
Sassuolo, 17 giugno 2024 – Dei tre neroverdi impegnati agli europei, stanti panchine per Erlic e Kumbulla, Nedim Bajrami è stato l’unico che ha giocato. E alzi la mano chi non se n’è accorto: il fantasista ex Empoli, infatti, arrivato a Sassuolo nel gennaio 2023, non solo ha fatto gol all’Italia, ma ha anche battuto due record che è facile immaginare resisteranno a lungo. La rete con cui, dopo meno di mezzo minuto di gioco, ha portato in vantaggio l’Albania – poi rimontata dagli azzurri di Spalletti – non solo è stata la più veloce di sempre in un campionato europeo, ma è stata anche la più fulminea subita, nella sua storia, dalla nazionale italiana. Un gol, due record, per Bajrami, cui in campionato, per segnare, sono invece serviti quasi 500 minuti di media: 1495’ in campo per lui, tra Coppa e campionato, dentro la deficitaria stagione del Sassuolo, e tre gol. Il primo a Cosenza, in Coppa Italia, quando non era ancora Ferragosto e il Sassuolo maramaldeggiò imponendosi 5-2, il secondo un mese e mezzo dopo, al Meazza contro l’Inter, quando i neroverdi sembravano lanciati. Il terzo sei mesi dopo, quando la sua rete alla Salernitana non preservò i neroverdi da un pareggio che segnò l’inizio della fine. Paradossi di fine stagione, e stranezze del calcio, che restituiscono – anche nell’eccellente prova di Bajrami, al debutto in una competizione così prestigiosa – al Sassuolo l’immagine capovolta di quanto poteva essere e non è stato. Perché, ammettiamolo, un Bajrami così in spolvero, in neroverde non si era mai visto. Non quest’anno, chiuso con 31 gare totali, 3 gol e 3 assist, ma nemmeno la stagione scorsa quando, arrivato da Empoli a gennaio, si fermò a quota un gol in 18 gare. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, la parentesi tedesca ne potrebbe almeno alzare il valore in ottica di (possibile) cessione: secondo transfermarkt la quotazione di Bajrami, infatti, è scesa dai 7,5 milioni dello scorso giugno ai 4,5 di oggi, ma gli euroriflettori accesi su di lui potrebbero favorirne un rialzo delle quotazioni.
Stefano Fogliani