
La denuncia del presidente della Casa della Solidarietà di via Canaletto
Il 7 aprile scorso la proprietà ha sgomberato i giacigli e ripulito l’area ma ora la situazione è tornata esattamente quella di prima e nessuno se ne preoccupa: risposte non ne arrivano. Chiediamo alle istituzioni di intervenire: tutti si rimpallano la responsabilità ed è diventata una questione politica ormai, legata al progetto bloccato. Mi riferisco al progetto dell’ex borsa merci, uno dei 19 bocciati dalla nuova Giunta che avrebbe però permesso di riqualificare la zona. Ora è un disastro.
La denuncia parte da Gianni Montermini, presidente della Casa della Solidarietà di via Canaletto, che lamenta il ritorno dei bivacchi intorno all’ingresso delle associazioni per bisognosi, situata accanto all’entrata della banca di via Canaletto, ovvero la facciata fronte strada dell’ex Borsa Merci. "La casa della Solidarietà è frequentata da associazioni che si occupano di persone con disabilità. Per accedere alla struttura dobbiamo quindi percorrere i corridoi dell’ex Borsa Merci, assistendo ogni giorno ai bivacchi: in un angolo hanno creato un gabinetto e, dall’altro, sotto il porticato, la zona notte con i materassi. Qualche giorno fa ho fermato un ragazzo di origine straniera che dormiva lì davanti. Gli ho detto che gli avrei trovato un posto magari a Porta Aperta ma lui non ha voluto andarsene: ha iniziato a offendermi, ad arrabbiarsi. Ormai li conosco questi ragazzi, gli ho offerto aiuto anche perchè vivono in condizioni incedenti. C’è scritto divieto di accesso, proprietà privata ma a loro non interessa – sottolinea Montermini – Vogliamo far rigenerare lo stabile: il progetto, firmato dalla vecchia amministrazione prevedeva una ristrutturazione totale con un parcheggio sotterraneo che sarebbe stato fondamentale per i nostri disabili; una scala mobile che portava nella parte commerciale e nei nostri corridoi. Ora che è stato bocciato la situazione è questa: i disabili devono fare centinaia di metri a piedi e nessuno fa manutenzione: ogni volta che piove metto a terra tante bacinelle. Attendiamo risposte dal 2018. Intanto, all’esterno, continuano a spuntare i bivacchi. Ma sembra che a nessuno interessi. Ci sono problemi di sicurezza e chiediamo rispetto".
Sporcizia, degrado, bicchieri di plastica e bottiglie di birra abbandonate sul suolo segnalati anche all’interno e all’esterno del campo della San Faustino all’indomani dell’inaugurazione dell’Olympius Cup, il torneo di calcio a 11 delle scuole superiori di Modena e provincia.
Una situazione che ha creato malumore tra tanti residenti della zona che quotidianamente transitano nell’area più prossima al campo sportivo. "Ogni giorno – spiega F.M. – per recarmi a lavoro percorro il tratto che costeggia il campo della San Faustino. L’altra mattina, intorno alle 8.10, la situazione era a dir poco imbarazzante: sporcizia ovunque e rifiuti, non solo nell’area dove sostavano i tifosi, ma anche all’interno della recinzione, a bordo campo, dove soltanto lo staff e le squadre avevano accesso". Secondo il residente, in questo modo non si lancia un messaggio positivo nei confronti delle nuove generazioni. "Si tratta di un evento per ragazzi delle superiori – prosegue F.M. – e il terreno era pieno di bottiglie di birra: credo che anche solo questo aspetto vada attenzionato. Aggiungo che, a mio avviso, quando c’è l’intento di organizzare eventi di spicco coinvolgendo sponsor prestigiosi, servirebbe avere un occhio di riguardo per l’ambiente".
Valentina Reggiani e Jacopo Gozzi