Modena, il presidente Bulgarelli. "Bus malmessi? Cercate i colpevoli altrove"

Il numero uno di Seta a ruota libera: "Non arrivano le risorse"

Vanni Bulgarelli

Vanni Bulgarelli

Modena, 26 maggio 2018 - Colpa delle mancate risorse della Regione, delle gare accorpate tra le aziende, dei ricorsi ai bandi, dei ritardi sulle consegne dei mezzi. Colpa della stampa. Vanni Bulgarelli non vuole rimanere con il classico ‘cerino in mano’ e, a poche ore dalla fine dell’incarico come presidente Seta, si toglie i macigni dalle scarpe. Contro tutto e tutti. «Poi andrò in pensione», conclude con un sorriso stampato in volto la conferenza stampa convocata d’urgenza. Anche se, c’è da giurarlo, non lo troveremo a giocare a briscola alla polisportiva. Non rimarrà a lungo fuori dal settore.

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«Le cose funzionano solo se c’è la collaborazione di tutti i protagonisti del ‘sistema servizio pubblico’, non se c’è qualcuno che spara addosso a un altro», inizia stizzito. Punta poi il dito contro la Regione che lo ha messo sul banco degli imputati: «È il giudizio che si è lasciato intendere con le dichiarazioni infelici dell’assessore Donini. Ma io non ci sto a essere in quella posizione. Avrei preferito un tono diverso. Le carenze di denaro per gli investimenti sono un problema che in via Aldo Moro conoscono bene, visto che sono state denunciate ripetutamente da Agenzia e Seta. L’atteggiamento più opportuno sarebbe stato quello di prendere atto dei problemi, che sono enfatizzati dalla cronaca, e trovare modo e luogo per affrontarli insieme. Se la Regione vuole ottenere risultati migliori, deve coerentemente fare uno sforzo economico mettendo risorse proprie perchè quelle di Stato ed Europa non bastano». La Regione «non vede il riequilibrio territoriale delle risorse, perchè significa aprire una questione molto complicata. Ma si deve prendere questa responsabilità».

Non mancano accuse alla stampa, ‘colpevole’ di divulgare «informazioni superficiali e non adeguatamente verificate, forse indotte da fonti altrettanto inaffidabili. Ma così si danneggia il lavoro di centinaia di persone e un’azienda pubblica alle prese con il complesso compito di produrre investimenti e crescita qualitativa dei servizi, anche in assenza di risorse adeguate. Abbiamo fatto i miracoli».

Smentisce che l’autobus dal quale giovedì sera sono stati fatti scendere i passeggeri per il fumo e l’odore acre abbia rischiato di prendere fuoco: «Il problema è stato causato da un avaria nel compressore che fornisce aria a varie meccaniche del mezzo. Da qui un surriscaldamento che ha prodotto la fusione di alcuni componenti in plastica e lo sprigionamento di vapori di residui oleosi. Ma nessun rogo». Induce a pensare che dietro gli incendi delle scorse settimane possano esserci misteri da accertare: «Esamineremo ogni singolo episodio, cercando correlazioni e responsabilità di tipo oggettivo e soggettivo. Valuteremo quindi le iniziative conseguenti, nessuna esclusa». Ma poi sostiene che non crede «ci siano elementi di dolo. Anche se purtroppo nel passato qualche episodio di questo tipo, nell’azienda che ha generato Seta, c’è stato».

Solleva poi il caso della gara per i venti bus a metano che sarebbero dovuti arrivare nello scorso settembre a Modena: «Ha visto ricorsi e ritardi nella consegna da parte del costruttore. Arriveranno con un anno di ritardo. Ma questo ha pesato notevolmente sulla manutenzione, scatenando una serie di reazioni negative a catena». Fino ad arrivare agli incendi e alle frequenti rotture dei mezzi. Mette sotto accusa anche le gare in comune tra aziende di trasporti: «Portano risparmi economici ma allungano a dismisura i tempi». Sottolinea che le risorse per la manutenzione sono cresciute con la sua gestione: «Il totale stanziato dall’azienda nel triennio 2015-2017 è superiore a quello del triennio 2012-2014. Stiamo parlando di una cifra superiore del 14%. E questo vale ancora di più per il bacino di Modena. Vengono così del tutto destituite di fondamento le dichiarazioni interessate di presunti esperti, che lamentano una scarsa attenzione a questo fondamentale elemento di gestione dell’azienda».