
Calcio, arbitri nel mirino: "Escalation di aggressioni"
Lo scorso febbraio Pavullo era finito alla ribalta delle cronache per un episodio di estrema violenza in campo: un giovane portiere – poi squalificato per quattro anni e mezzo dal giudice sportivo – aveva minacciato, colpito con un pugno al volto e inseguito l’arbitro che aveva ‘osato’ espellerlo a seguito di un fallo. A quanto pare, però, risultano purtroppo in aumento e soprattutto nella nostra provincia gli episodi di violenza proprio contro gli arbitri.
Per questo motivo Pierpaolo Perrone, presidente degli arbitri modenesi lunedì scorso, nella sede di Saliceta San Giuliano ha organizzato una serata dedicata al tema della violenza contro gli arbitri, con la testimonianza anche di chi l’ha subita nel corso dell’anno e alla presenza delle istituzioni locali. Perrone, nel corso dell’incontro ha infatti presentato i numeri della stagione sportiva: i dati ufficiali dell’osservatorio contro la violenza dell’AIA a livello della Regione registrano 30 episodi di violenza, di cui 8 a Modena. Per quanto riguarda la nostra provincia, in due casi si è trattato di violenze fisiche: gli arbitri hanno riportato tre giorni di prognosi e a Parma addirittura 15.
"Quasi il 30 per cento delle violenze sono accadute a Modena – sottolinea Perrone – ad aggredire verbalmente o fisicamente sono i tesserati: calciatori, allenatori e dirigenti. Proprio per sensibilizzare sul fenomeno ho voluto organizzare l’incontro, a cui erano presenti gli assessori Grazia Baracchi, allo sport e Bortolamasi per le politiche giovanili. Quello che riscontriamo – continua il presidente – è che si tratta soprattutto di un disagio sociale e non di un ‘problema del calcio’: è la società che si riflette nel mondo dello sport. Nel corso della serata tre ragazzi hanno raccontato le proprie esperienze: uno di questi arbitri vittima di violenza aveva richiesto l’autorizzazione a poter denunciare il tesserato che lo aveva aggredito e lo ha poi querelato: quindi non solo giustizia sportiva ma anche ordinaria. Volevo dare un segnale, risonanza a quanto sta avvenendo, evidenziando i numeri della stagione – continua –. Quello che è emerso dalla serata dovrebbe essere una presa di coscienza per la prossima stagione poiché quello che abbiamo visto quest’anno è troppo: tutte le parti coinvolte devono riflettere. I numeri a Modena così alti non si erano mai visti: si è trattato sempre di reazioni contro decisioni arbitrali. Dal confronto tra gli associati presenti, le istituzioni e il sottoscritto – conclude Perrone – sono emerse diverse iniziative, come quella di coinvolgere maggiormente le società sportive e iniziare la prossima stagione con maggior confronto, non tanto tecnico quanto più basato sui dati emersi e sull’esperienza negativa della passata stagione. Il dialogo deve essere il punto di partenza per arginare il fenomeno".