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Camere ardenti, altre polemiche: "Il badge non è la soluzione"

Continua la polemica sulle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo, anche dopo l’applicazione del nuovo regolamento che, dal 4 aprile, disciplina l’accesso delle salme provenienti dall’esterno imponendo alle onoranze funebri l’utilizzo di un badge, previa autorizzazione della direzione sanitaria. L’Asnaf & As, associazione datoriale che riunisce gli impresari funebri, in una missiva a firma del presidente nazionale Jorio Ronca, sottolinea come i problemi persistano: "Le nostre osservazioni non sono state prese in considerazione". I punti contestati sono sostanzialmente due, in primis la gratuità dell’utilizzo delle camere ardenti per collocare defunti in abitazioni private e anche fuori provincia. "Un danno al bilancio della sanità regionale" denuncia l’associazione, anche se dagli ambienti ospedalieri fanno sapere che la gratuità sarebbe prevista in tutte le strutture, non solo a Sassuolo. Il secondo punto di attrito è il badge. Una scelta, fatta dalla direzione, per mettere un freno agli accessi non autorizzati, dal momento che – è emerso – alcune onoranze si erano procurate copia delle chiavi. "Si insiste con l’uso del badge gestito da diverse persone rincondubili alle imprese funebri, anzichè una sola chiave in possesso a un responsabile addetto all’apertura e chiusura delle camere ardenti". Secondo Asfnaf, la scelta più opportuna, sarebbe stata quella di ’punire’ solo le onoranze che sfruttavano il duplicato delle chiavi, continuando a far riferimento a un unico responsabile delle camere mortuarie "a garanzia di un servizio valido e professionale" o assumere più personale interno. Il dg dell’ospedale Stefano Reggiani, nella sua lettera, aveva fatto presente come il badge elettronico "dà il pieno controllo degli accessi, limitando il rischio di abusi e comportamenti non corretti, garantendo una migliore organizzazione del servizio, anche nel pieno rispetto della privacy degli utenti".

Asnaf & As contesta invece ancora problemi di "sovraffollamento con a volte 3 salme esposte contemporaneamente".