
Caos porta a porta "Rifiuti abbandonati, controlli più accurati"
"Il nuovo sistema di raccolta rifiuti non funziona come dovrebbe. Io sono residente in via Nicoli e sono stato multato per aver lasciato il sacchetto dell’indifferenizata fuori dal cassonetto, ma l’ho fatto perché la mia carta Smeraldo, nonostante molissimi tentativi, non funzionava. Diventa difficile giustificare l’ingente costo del servizio di Hera quando lo stesso servizio è così carente". E’ solo una delle tante segnalazioni che arrivano dai modenesi alle prese, nei diversi quartieri, con il porta a porta (che, all’esordio, mostra già tantissime criticità). Da quando è iniziato infatti in tutta la città si vedono cumuli di rifiuti abbandonati in strada e non può sempre essere colpa dell’inciviltà degli utenti. Sarebbero francamente troppi.
Hera, a fronte di queste segnalazioni, sottolinea che "qualsiasi rifiuto abbandonato sul suolo pubblico – con l’eccezione di quanto espressamente indicato per le raccolte porta a porta, e limitatamente ai giorni, agli orari e alle modalità indicate nel calendario – è a tutti gli effetti un illecito che, come tale, può essere sanzionato. E non è una giustificazione che il cassonetto non si apra. Benché Hera faccia il possibile per evitare questa eventualità, capita che l’errato utilizzo da parte di altri utenti blocchi l’apertura. I tecnici di Hera intervengono il più rapidamente possibile per ripristinarne il funzionamento, ma durante questo intervallo gli utenti devono servirsi del contenitore più prossimo, o ritardare il conferimento".
In caso di abbandono di rifiuti urbani non pericolosi su suolo pubblico o ad uso pubblico inclusa la collocazione di tali rifiuti in prossimità dei contenitori per la raccolta stradale, il Regolamento Regionale prevede una sanzione minima di 150 euro ed una sanzione massima di 600 euro. "La violazione di questi obblighi e divieti – scrive Hera – rappresenta un illecito amministrativo per i quali è prevista una sanzione, riscossa dal Comune. Ed è sempre il medesimo Regolamento Regionale a stabilire che tali violazioni siano accertabili dagli agenti accertatori di Hera (nominati dal Comune dopo il superamento un doppio livello di formazione regionale e locale) e da altri soggetti, come i corpi autorizzati di Guardie Ecologiche e le forze dell’ordine. Ricordiamo che queste persone, nell’esercizio della funzione, sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali. E, a proposito della riservatezza dei dati personali, ricordiamo per inciso che solo le figure sopra indicate possono e devono ispezionare i rifiuti abbandonati o esposti in modo non corretto per risalire al produttore del rifiuto e responsabile, e che questa informazione non è mai divulgata da Hera né dagli altri attori con compiti di accertamento, ma trattata esclusivamente per le finalità di vigilanza e controllo. Come da accordi con l’Amministrazione Comunale, e a tutela del decoro della città, tutti questi accertatori hanno iniziato da qualche giorno a rilevare con più puntualità i comportamenti anomali in merito alla gestione dei rifiuti, in particolare nelle zone in cui le modifiche ai servizi sono avvenute prima".