Carovita, prezzi alle stelle "Bollette e spesa, è stato un inverno durissimo"

Indagine di Federconsumatori: "Il 75% dei modenesi ha ’tagliato’ gli acquisti e il 30% ha rinunciato a cinema, teatro e anche all’attività fisica in palestra".

"Un duro inverno" è l’indagine realizzata da Federconsumatori sul comportamento delle famiglie durante lo scorso inverno, in particolare concentrandosi sulle strategie adottate per ridurre consumi e costi energetici. Al questionario hanno risposto 2420 cittadini ed emerge che negli ultimi cinque anni sono tanti coloro che hanno realizzato interventi di efficientamento energetico: il 65% ha sostituito la caldaia, il 50% ha acquistato nuovi infissi, il 44% ha installato lampadine a led, il 34% ha collocato valvole termostatiche, il 25% ha fatto realizzare un isolamento a cappotto. Numeri superiori alle attese. Tra le strategie adottate per contenere i consumi c’è la diminuzione della temperatura in casa, seguita dalla diminuzione delle ore di accensione. "L’indagine conferma che l’inverno è stato duro, – ha commentato Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori – che i modenesi hanno avuto problemi a far quadrare il bilancio e che la soglia di povertà si sta alzando. Coinvolgendo anche figure che prima non erano coinvolte: in particolare c’è grande tensione tra le famiglie più giovani, quelle di recente costituzione, ma anche nelle famiglie più numerose". Tra gli effetti della crisi energetica ed economica sul bilancio familiare Federconsumatori evidenzia che il 75% dei rispondenti ha ridotto in modo rilevante le spese per l’abbigliamento, il 64% la frequentazione di ristoranti e pizzerie e tra questi il 18% vi ha rinunciato completamente. Ancora, il 51% ha ridotto viaggi e vacanze, e la metà di questi, anche qui, vi ha rinunciato del tutto. Per quanto riguarda l’alimentazione, se alcuni hanno preferito modalità di preparazione del cibo più economiche, altri hanno completamente smesso di acquistare certi prodotti. Sono poi il 30% coloro che hanno rinunciato all’attività fisica a pagamento, a teatri, cinema e mostre e agli abbonamenti a piattaforme streaming. Numeri che, se riferiti a giovani e donne, gli individui maggiormente penalizzati, non fanno che peggiorare. "Uno sconquasso per le abitudini dei cittadini, che confidavano in una ripresa nel post covid che oggi si è arrestata. I rischi che noi vediamo sono davvero tanti". Un’altro quesito dell’indagine riguarda la nuova visione della società, in particolare se l’attuale crisi energetica possa portare a una maggiore sobrietà e responsabilità nei consumi. "Manca un piano nazionale di efficientamento e di risparmio. È probabile che passata la crisi gli italiani ritornino ai vecchi comfort. Da ultimo, – ha concluso Govoni – un appuntamento che ci preme moltissimo e di cui si parla troppo poco: il 10 gennaio 2024 sarà superato il mercato tutelato dell’energia. Un appuntamento che riguarda 50mila famiglie modenesi, che non lo sanno. Non sanno cosa accadrà e che dovranno decidere delle cose".

Sofia Silingardi