Carpi, 6 giugno 2023 – Un professore ‘eccezionale’, come tutti, colleghi e studenti lo definiscono. La comunità scolastica piange la scomparsa di Manlio La Placa, morto domenica a 49 anni: per quasi cinque anni ha lottato con ogni sua forza contro una malattia che, purtroppo, non è riuscito a sconfiggere.
Architetto, La Placa era docente di Tecnologia alle scuole secondarie di primo grado: dopo tanti anni alle Focherini, dal 2013 era passato alle nuove medie di Cibeno, le Margherita Hack. Lui stesso aveva contribuito personalmente a dare vita alla nuova scuola, ‘combattendo’ in prima linea per la sua realizzazione e inaugurazione, il 21 dicembre 2013, quando ancora si chiama solo ‘Polo di via Canalvecchio, in attesa di scegliere il nome definitivo (Margherita Hack, appunto).
Così lo stesso professor La Placa scriveva in un post datato 20 dicembre 2013: "Domani l’inaugurazione della Scuola Secondaria di Primo Grado di Cibeno. Sono fiero del lavoro svolto a tre mesi dalla sua apertura, cosí come sono fiero dei tanti colleghi che hanno lavorato con passione e generosità! Proprio i miei colleghi e la mia famiglia voglio ringraziare per essermi stati vicini nei tanti momenti difficili di questo avvio di anno scolastico. Vi voglio bene".
Parole piene di entusiasmo che ora risuonano con dolore e nostalgia nel cuore delle tantissime persone che lo hanno conosciuto e stimato. "E’ una grande perdita – afferma Tiziano Mantovani, dirigente scolastico delle Hack –. Era un docente preparato e rispettato da tutti; per i primi due anni ha ricoperto anche il ruolo di vice preside. Anche durante la malattia ha sempre cercato di essere presente, fino all’ultimo". Ieri mattina a scuola è stato osservato un minuto di silenzio in suo onore.
Affettuoso il ricordo della collega di inglese Veronica Bartoli: "Eravamo colleghi già dai tempi delle medie Focherini – prosegue Veronica Bartoli –. Quando un gruppo di noi è stato destinato alla nuova struttura di Cibeno, ci siamo un po’ tutti sentiti smarriti. Ma Manlio è riuscito da subito a rassicurarci: abbiamo iniziato la scuola a settembre quando il cantiere era praticamente finito da poco, eppure lui il primo giorno era lì, ad accogliere tutti. La nostra scuola è nata con e grazie a lui. Quando stava meglio, anche ‘lottando’ contro il parere dei medici, comunque faceva in modo di venire a scuola. Di esserci. Un punto di riferimento, scherzoso, buono, ma anche autorevole quando necessario".
Ezio Diazzi, docente di musica, lo ricorda come "un fratello. Eravamo molto uniti, abbiamo ‘lottato’ insieme per questa nuova scuola in cui studia anche il figlio. Le persone gli volevano bene e quello che lascia è un grande vuoto".
Ieri in una gremita Cattedrale – oltre 800 presenti – è stata celebrata una Messa per il professor La Placa: due suoi alunni si sono esibiti in suo onore, suonando il violino e cantando, tra la commozione di tutti i presenti.