
Dopo trattative lunghe e complesse, approvato il rinnovo del contratto nazionale per settori ceramica e piastrelle. Aumento salariale e nuove norme per oltre 25mila lavoratori e 220 imprese.
Modena, 24 luglio 2024 – Dopo poco più di un anno di trattative arriva il via libera al rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari. L’ipotesi di accordo – che a settembre sarà sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori – sottoscritta da Confindustria Ceramica e da Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, prevede, a regime, un aumento sui minimi di 205 euro distribuito in 4 tranche con decorrenze uguali (55 euro a settembre, 40 a luglio 2025, 50 a luglio 2026, 60 a giugno 2027) per tutti i comparti, una somma a titolo di vacanza contrattuale pari a 710 euro, oltre a 3,75 euro sul fondo previdenziale Foncer. "Un’intesa responsabile per la sostenibilità delle imprese e la tutela delle retribuzioni", ad avviso di Giorgio Romani, presidente della commissione sindacale di Confindustria Ceramica, che parla di "negoziato lungo e complesso, che ha dovuto affrontare sfide obiettivamente difficili. Da un lato – ha aggiunto Romani – il contesto di crisi di mercato, dall’altro, la necessità di rispondere al picco inflattivo dello scorso anno. L’accordo raggiunto rappresenta un punto di equilibrio in grado di coniugare la salvaguardia delle retribuzioni e la competitività internazionale delle nostre aziende. Ci attendono, infatti, sfide impegnative per evitare che una transizione energetica attuata con modalità ideologiche e tempi avulsi dalla realtà tecnologica penalizzino irrimediabilmente investimenti e lavoro in Italia anche nel nostro settore e contiamo – conclude Romani – che gli strumenti contrattuali ci consentano di sviluppare con le Organizzazioni sindacali ogni possibile e necessaria azione in tempi rapidi per evitare che questo accada". Oltre alla parte economica, l’ipotesi di accordo prevede l’introduzione di elementi qualificanti come la rappresentanza e, sottolinenano le organizzazioni sindacali, "migliorano le norme su tutela delle donne vittime di violenza di genere, congedo parentale, conservazione del posto di lavoro, salute-sicurezza-ambiente, formazione, smart working, l’inquadramento dei lavoratori".
L’accordo interessa oltre 25mila addetti e circa 220 imprese, gran parte collocate nel distretto ceramico modenese e reggiano, e scadrà nel 2027: a maggio uno sciopero aveva fatto tenere il peggio, ma alla fine una mediazione è stata trovata, per la soddisfazione delle segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec che parlano di "un risultato importante che permette il recupero del potere d’acquisto dei salari e guarda anche al futuro, per dare garanzie alle nuove generazioni che entreranno nel mondo del lavoro ceramico e per la tenuta industriale dell’intero settore".