
"Un ‘leone da tastiera’ pronto a difendersi e a scusarsi per poi adescare nuovamente le sue ‘vittime’, per lo più minorenni, ma anche tante maggiorenni". Viene descritto così da numerose ragazzine finalesi, molestate con chat dai contenuti hard o messaggi inequivocabili, il 35enne ‘Valentino’ (nome di fantasia) finito al centro della vicenda, risalente al 2018, riportata dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. Sarebbero numerose le ragazze contattate nel corso degli anni, molte delle quali, reagendo subito con determinazione, sono riuscite a bloccare sul nascere le conversazioni hard.
Dopo la trasmissione su Rai 3, dove il parroco don Daniele Bernabei ha dichiarato di aver rimosso il giovane dalle attività parrocchiali subito dopo essere stato contattato da una madre, non si placano le polemiche sui social e le accuse nei confronti della parrocchia "che doveva allontanare il giovane anche dal coro parrocchiale". La madre di una delle ragazzine adescate sulla chat, che preferisce l’anonimato, racconta che "la situazione, così almeno pare, era già conosciuta da anni dalla parrocchia finalese e quindi non si comprende il perché il giovane sia stato reinserito nelle attività parrocchiali, considerato che don Daniele era stato messo al corrente. A quell’epoca, quando denunciai il fatto al parroco – racconta la mamma – quest’ultimo era sprovvisto di whatsapp, ma poteva benissimo farsi mostrare il contenuto, che ho ‘salvato’, e forse si sarebbe reso conto della gravità dei messaggi, senza contare che mia figlia rimase strategicamente sveglia e sulla chat fino alle 3 di notte proprio per cercare di scoprire la vera identità dell’uomo, che poi si è svelato. Non ho mai ricevuto nel tempo nessuna telefonata di interesse da parte della parrocchia, né per me né per mia figlia, ma ora vi alzate tutti in piedi in difesa di questa persona. Non l’ho mai sentita rivolgere una parola di sdegno per quei messaggi" ha scritto in risposta alla lettera aperta del parroco. La vicenda è riesplosa in quest’ultimo periodo, finendo poi alla ribalta nazionale, in quanto a febbraio di quest’anno ‘Valentino’ aggancia l’ennesima ‘preda’ con messaggi hard e alcune mamme, a quel punto, decidono di rompere il silenzio.
"A chi mi rimprovera di non aver denunciato il fatto nel 2018, ma solo quest’anno, ribadisco – fa sapere una mamma – che all’epoca mi trovavo gravemente infortunata, a seguito di un incidente, e averlo segnalato al parroco mi era già parsa una garanzia. Ma purtroppo durante le cresime dei bambini abbiamo rivisto quel giovane nel coro e ci è parso davvero inopportuno, una mancanza di rispetto. Poi l’episodio di febbraio ha scatenato rabbia e preoccupazioni. Non ci fermeremo qui".
v.bru.