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Chiesa di San Possidonio, via al cantiere nel 2026

Tempi ancora lunghi per la ricostruzione: i lavori partiranno in primavera "Il valore dell’intervento sarà di sei milioni di euro". Ecco le prossime tappe .

Tempi lunghi per la ricostruzione della chiesa di San Possidonio

Tempi lunghi per la ricostruzione della chiesa di San Possidonio

Tempi lunghi per la ricostruzione della chiesa di San Possidonio, di cui si ipotizza la partenza del cantiere non prima della primavera 2026. Notevole il valore dell’intervento che - secondo le stime dell’Ufficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi – si aggira sui 6 milioni di euro. Se per il teatro Varini una soluzione per sbloccare la situazione è stata trovata con la convenzione, sottoscritta una decina di giorni fa tra Diocesi, parrocchia e Comune, per gli altri beni ecclesiastici danneggiati dal sisma del 2012 il traguardo è ancora lontano.

A fare una fotografia della situazione sul recupero di questo patrimonio, composto da 3 interventi di ricostruzione pubblica (chiesa, teatro e canonica, già ultimata) e 2 interventi di ricostruzione privata con fondi pubblici (il piccolo chiosco davanti alla chiesa e Villa Varini), è stata sabato scorso l’architetto Sandra Losi, direttore dell’Ufficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi, scesa a San Possidonio per un incontro pubblico. Con lei anche Enrico Cocchi, direttore Agenzia Ricostruzioni Regione Emilia-Romagna, la sindaca Veronica Morselli, il rup architetto Mauro Pifferi, Diletta Di Benedetto, assessore a Urbanistica e Ricostruzione del Comune, presenti pure il parroco uscente, padre Sebastien Giso Banga, e il nuovo parroco, don Francois Tsiarosoa, che sabato ha fatto il suo ingresso a San Possidonio. "A maggio 2023 – ha ricordato Losi – per la chiesa c’è stata l’approvazione del progetto della prima fase con una prescrizione: eseguire una campagna diagnostica di approfondimento con indagini, analisi, esami del manufatto. L’iter approvativo della campagna diagnostica è stato particolarmente lungo perché la Soprintendenza usa sempre molta cautela nel rilasciare queste autorizzazioni. Il permesso è stato ottenuto in questi giorni, a ottobre 2024, e siamo quindi in grado di partire". Da parte della Diocesi è già stata individuata la ditta che eseguirà questa campagna diagnostica che avrà la copertura economica della Regione. "Le nostre ipotesi di percorso – fa sapere Losi – sono che la campagna diagnostica possa essere completata nel marzo del prossimo anno per poter poi dare avvio alla seconda fase di progettazione. Il nostro auspico è che i tecnici dopo siano in grado di presentare il progetto in breve tempo e che a dicembre del prossimo anno si possa completare l’istruttoria di approvazione". Successivamente dovrà trascorrere qualche mese per l’avvio del cantiere necessario a perfezionare la gara pubblica per l’affidamento lavori, che si riveleranno particolarmente complessi per la difficoltà di recupero del campanile che è imploso. Così si arriva primavera avanzata 2026.

Alberto Greco