
Ciliegie, reti contro insetti e pioggia Tuteleranno anche i prodotti bio
Il futuro della cerasicoltura? Potrebbero essere le reti multifunzionali, ovvero quelle che proteggono sia dal cracking (la spaccatura dei frutti dovuta alla pioggia), sia dalla temibile Drosophila Suzukii, un insetto che costringe di fatto i produttori a dovere effettuare trattamenti antiparassitari. A sostenerlo è Walter Monari, direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp, che interviene alla vigilia della visita a Vignola dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, in occasione di una conferenza stampa di presentazione suoi dati relativi agli impianti di copertura multifunzionale del ciliegio. "Già oggi – rileva Monari – oltre il 30% delle superfici allevate a Ciliegia di Vignola Igp ha coperture anti-pioggia. Si tratta di impianti a film plastico che non permettono il passaggio dell’acqua e preservano quindi dal cracking. Tuttavia, negli ultimi anni, si sta facendo sempre più strada un altro problema enorme per i cerasicoltori, per cui la sola copertura anti-pioggia non è efficace: l’insetto Drosophila Suzukii, che richiede diversi trattamenti antiparassitari per contrastarla, anche perché le sue generazioni si moltiplicano nell’arco di una sola settimana. Per cercare di ovviare a questo problema, stiamo già percorrendo due strade. La prima, che però è anche la più lunga, prevede lanci (iniziati già nel 2021) di un insetto antagonista lungo l’arenile del Panaro. Si tratta comunque di un processo ancora tutto da verificare e che avrà risposte solo nel lungo periodo. La seconda linea di azione, invece, riguarda un progetto che, come Consorzio, abbiamo avviato nel 2021 insieme al Consorzio fitosanitario di Modena (in particolare con l’interessamento del direttore Luca Casoli) e che abbiamo poi presentato in Regione. Si tratta della messa a dimora di impianti multifunzionali, anti-cracking e anti-Drosphila. Devo ringraziare pubblicamente, a tal proposito, l’assessore Alessio Mammi che ha creduto nella nostra iniziativa e che ha disposto a tale scopo un finanziamento di 150mila euro. Negli ultimi due anni abbiamo già installato tre diversi impianti di questo tipo; in questi giorni, ne sarà messo a terra un quarto, proprio nella sezione del campo sperimentale dedicata al biologico. Non possiamo ancora dire di avere vinto la battaglia, ma i risultati che abbiamo registrato finora sono confortanti. Ciò che posso constatare fin d’ora è l’interesse che la Regione ha dimostrato, finanziando questo progetto, per la produzione di una frutticoltura di alta qualità, che apre naturalmente la strada anche a una ciliegia 100% biologica".
Marco Pederzoli