"Con Poletti il mio riscatto Sul sisma lavorai bene"

Finale, l’abbraccio tra Ferioli e il neo-eletto: "Pronto ad aiutarlo sulla ricostruzione"

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Il riscatto dopo la tempesta. "La vittoria di Marco Poletti rappresenta per me un riscatto". L’ex sindaco di centro sinistra Fernando Ferioli non solo esulta ma si dichiara "felice, perché da ‘civico’, nel 2019, ho cercato di dare una mano a Poletti lavorando al progetto per la rinascita della nostra comunità". Ferioli, che a dicembre dovrà sostenere la seconda udienza per l’inchiesta del Volontariato, che seguì la ben più nota inchiesta Aemilia, guarda al passato "ancora doloroso, ma a mente più serena", e al futuro con speranza.

Fernando Ferioli, per l’ex sindaco Sandro Palazzi, c’è troppo ‘veleno’. E’ d’accordo?

"Se Palazzi è stato oggetto di offese e linciaggio, come dichiara, mi spiace, non è mai segno di civiltà. E’ un atteggiamento sbagliato, ma la vita è maestra. L’amministrazione Palazzi, a sua volta, ha sempre scaricato su di me la colpa della sua difficoltà a governare, con costanti riferimenti all’inchiesta Aemilia e alla mafia, ben sapendo che a Finale la mafia non c’è mai stata. Dopo il sisma 2012, in veste di sindaco ho lavorato notte e giorno per la mia comunità".

Nel 2016 si sarebbe ricandidato per il secondo mandato?

"Sì, e avrei vinto. Ma io e la mia giunta, costretti dagli eventi, decidemmo di non ricandidarci. Nonostante le difficoltà, abbiamo lavorato e realizzato la nuova scuola media e avevamo tanti progetti in cantiere. Dopo l’elezione di Palazzi, ricordo di essermi messo a disposizione per la ricostruzione".

In che modo?

"Considerata l’esperienza maturata, i progetti fatti, i dieci milioni di donazioni ricevute, gli sms solidali…. potevo aiutarli nel percorso, dando loro consigli, indirizzi, numeri utili, riferimenti. Sul Teatro c’era già il progetto preliminare, e avevo segnalato che su Piazza Garibaldi si poteva attingere ai 250mila euro di fondi regionali, che sono andati persi, come il milione e trecento mila euro per l’Auditorium. Palazzi e la sua giunta sono brave e oneste persone, ma l’errore fatto è ricaduto di loro".

Vale a dire?

"Incolpare chi c’era prima mentre serviva umiltà. A tutt’oggi mi risulta che non solo i 37 milioni per la ricostruzione post sisma sono ancora in Regione, ma che una buona fetta di donazioni e di sms solidali sono ancora fermi. Ora, se mi verrà chiesto, cercherò di aiutare Poletti a recuperare fondi e donazioni".

Un appello ai finalesi?

"Basta divisioni".

Viviana Bruschi