
Di quanti operatori parliamo al mercato del Novi Sad? Sono 250-300, che corrispondono grossomodo a 200-210 furgoni parcheggiati sia per...
Di quanti operatori parliamo al mercato del Novi Sad? Sono 250-300, che corrispondono grossomodo a 200-210 furgoni parcheggiati sia per il lunedì che per la terza domenica del mese. I due mercati hanno regole di funzionamento differenti per quanto riguarda la prenotazione delle piazzole, il pagamento del plateatico, la gestione degli incassi, la vigilanza dell’area. Ma in entrambi i casi gli operatori devono versare una quota proporzionata alla piazzola da occupare, oltre a una somma aggiuntiva per la fornitura di energia elettrica, acqua corrente, pulizia dell’area, raccolta e smaltimento rifiuti. Il saldo avviene tramite bonifico bancario o anche in contanti qualora non si disponga di un conto.
"Il denaro – specificano gli autori dell’esposto – deve essere versato a prescindere dal possesso della qualifica di ‘consorziato’: sono previste tariffe differenti per i membri del Consorzio e per gli spuntisti, coloro che ottengono la piazzola senza fare parte de Il Mercato". Chi non paga non può aprire la bancarella. Per i consorziati è prevista una tariffa ridotta, da pagare trimestralmente. Chi non lo è invece può versare una quota proporzionale alla piazzola assegnata da 6,9 o 12 metri pagando rispettivamente 40, 60 e 80 euro. Ma anche gli ‘spuntisti’ devono essere annotati, con l’indicazione della piazzola occupata e la somma versata. Alla fine della giornata si stila un elenco con nominativi e numero degli spuntisti con i contributi corrisposti. L’elenco viene poi trasmesso dal presidente del Consorzio via Pec al Comune. "È un documento fondamentale – specifica l’esposto – che vale quale dichiarazione di partecipazione degli operatori".