MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Davide Parmeggiani morto, Castelfranco piange il dottore

Il gastroenterologo aveva 52 anni e lavorava a Carpi

Davide Parmeggiani aveva 52 anni

Castelfranco (Modena), 29 dicembre 2018 - ​«Davide ha vissuto la malattia con compostezza e dignità. Come era nel suo stile. Una persona riservata, umile, straordinario sia come collega che come amico». La morte di Davide Parmeggiani, 52 anni, ha sconvolto due intere comunità: quella di Castelfranco, sua città di origine e dove viveva con la famiglia, e quella di Carpi, dove lavorava da anni come medico gastroenterologo all’ospedale Ramazzini. A ricordarlo con queste parole è la dottoressa Chiara Pavesi, sua collega nel reparto di Medicina I.

Dopo alcuni anni passati in Pronto soccorso, Parmeggiani dal 2003 prestava servizio in Medicina, come esperto delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino. Un uomo, un medico, un professionista stimato: «Era il punto di riferimento per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino - prosegue la dottoressa Pavesi -. Ha fatto moltissimo per il reparto con il suo modo di fare semplice, pacato, elegante, da vero ‘Lord’ inglese. Un medico competente, preparatissimo, ‘schivo’, che non voleva apparire ma al tempo stesso capace di costruire ottimi rapporti con tutte le persone con cui entrava in contatto, personale medico, infermieri, pazienti».

Parmeggiani è rimasto in servizio fino ad ottobre 2016, quando ha scoperto la neoplasia che ne ha cagionato la morte. E anche nell’affrontare la malattia, il gastroenterologo ha confermato le sue doti umane: «La prima biopsia aveva evidenziato una diagnosi terribile: pochi mesi di vita. Che poi sono diventati due anni. Fino a qualche mese fa, pur nella malattia, ha cercato in ogni modo di essere un marito, un padre, un amico».

Il medico faceva parte della associazione ‘Venite alla Festa’ di Carpi, una ‘comunità di famiglie’, che frequentava con la moglie e i quattro figli. «Anche nella fase della malattia - prosegue un’amica del ‘Vaf’ - Davide ha avuto la capacità di accogliere e consolare. Chiedeva a noi amici di andarlo a trovare, per stare insieme. Era lui a consolare noi. Lascia un vuoto enorme». Il funerale si svolgerà stamattina alle 10.30 presso la chiesa parrocchiale di Castelfranco.