La denuncia di una disabile: "La sedia a rotelle è rotta da mesi. Ma cambiarla è una vera odissea"

L’incubo di una 32enne: "È un mezzo indispensabile per muoversi tutti i giorni, ora è vecchia e danneggiata Già due volte sono caduta e mi sono fatta male ma l’Ausl non risponde. Per questo mi sono rivolta a un legale"

La giovane donna  si è rivolta  a un legale  per denunciare  le lungaggini  che deve subire  da mesi

La giovane donna si è rivolta a un legale per denunciare le lungaggini che deve subire da mesi

Modena, 13 marzo 2024 – “Se si rompe anche solo una ruotina, io non posso muovermi. Basta un piccolo guasto alla sedia a rotelle per privarmi della mia autonomia, rendendomi impossibile anche andare in bagno. Il problema è che la burocrazia per chiedere il cambio di una sedia a rotelle è lunghissima e siamo costretti ad arrangiarci. Il sistema deve cambiare". A lanciare l’appello è una 32enne modenese che sottolinea come un dispositivo sicuro, per una persona disabile sia un diritto. La giovane, infatti, racconta come, dopo 5 anni dall’utilizzo della carrozzina, la stessa si sia inevitabilmente usurata ma come la lunga trafila per cambiarla l’abbia indotta ad arrangiarsi ma anche a rivolgersi ad un legale per ottenere un risarcimento. Da tener presente infatti come la 32enne, avendo la sedia a rotelle perso i pezzi, è pure caduta, restando ferita.

"A inizio 2023 mi sono attivata per chiedere all’Ausl un intervento di manutenzione o sostituzione, come prevede la legge – spiega – ma ho faticato per ottenere risposte, nonostante le mail inviate. Il procedimento burocratico è lungo: devi prima richiedere una visita che, dopo tempo, ho ottenuto ma non andava bene perché la mia carrozzina è personalizzata. Ho quindi effettuato una seconda visita – spiega – ma dopo l’approvazione dell’ausilio è necessario recarsi in sanitaria e poi nuovamente dal medico che dà l’ok collaudo: insomma, un’odissea. Quello che forse le istituzioni non capiscono è che la sedia la utilizzi per muoverti: se le risposte non arrivano celermente puoi solo arrangiarti, come ho fatto io oppure pagare di tasca propria. Una carrozzina – sottolinea – costa migliaia di euro, soprattutto per chi, come me, ha diverse patologie. Io nel corso degli anni mi sono sempre arrangiata da sola, perché la burocrazia è troppo lunga e se si usura la ruota non puoi attendere di fare una visita e gli altri vari passaggi. Fortuna che mio padre è sempre riuscito, in un modo o nell’altro, a cambiare le ruotine anche perché vivo da sola e, banalmente, senza la sostituzione di quelle rotte non avrei neppure potuto andare in bagno. Se ti si rompe il tacco della scarpa magari cambi le scarpe ma chi è in sedia a rotelle non può cambiare la sedia in un attimo: se questo servizio non diventa più efficace – tuona ancora la giovane – le persone disabili si trovano in grande difficoltà. Vorrei far presente che mi sono pure vista costretta a rinunciare alle ferie e non è giusto. Come me molti hanno diritto ad avere un dispositivo funzionante e sicuro". La giovane lo scorso anno, dopo che a causa del distacco di una ruota era caduta, ha infatti dovuto rinunciare alle vacanze. All’Ausl ha chiesto un risarcimento di 10.000 euro per i danni e lo stress legato all’attesa e all’angoscia di veder ulteriormente limitate le proprie attività quotidiane, facendo notare la violazione di obblighi ma anche la lesione di diritti essenziali. L’Ausl però ha respinto la richiesta.