
Non c‘è pace per il carcere di Sant’Anna. Un detenuto ha aggredito gli agenti della polizia penitenziaria che lo avevano...
Non c‘è pace per il carcere di Sant’Anna. Un detenuto ha aggredito gli agenti della polizia penitenziaria che lo avevano portato urgentemente al pronto soccorso di Baggiovara per presunte assunzioni di batterie. L’uomo, di origine magrebina, ha rifiutato tutte le visite e all’uscita dall’ospedale ha colpito in pieno volto con una testata uno dei poliziotti cercando di ferire gli altri agenti con una lametta che aveva nascosto nella bocca. A darne notizia è Domenico Maldarizzi, segretario nazionale della Uil per la polizia penitenziaria.
Il sindacato parla di continue aggressioni, colluttazioni contro il personale oltre a tentati suicidi e suicidi. "Conseguenza – si legge in una nota – dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri che vede sempre maggiori ricorsi a visite in strutture ospedaliere esterne". L’ennesimo episodio dopo la scia di decessi e il recente incendio appiccato in una cella con nove agenti intossicati e un detenuto gravemente ustionato. "Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità – prosegue Maldarizzi – l’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in un ospedale frequentato da gente con problemi seri".
Anche i dati nazionali sono allarmanti. "Più di 3500 le aggressioni alla polizia penitenziaria, molteplici le evasioni – scrive in una nota il sindacato – non si contano le risse, i traffici illeciti, gli stupri e le violenze".
Emanuela Zanasi