VALENTINA BELTRAME
Cronaca

"Discoteche, è la nostra occasione Le feste abusive ci danneggiano"

L’allarme dei gestori, Buzzega (Silb): "Concorrenza sleale da ristoranti e circoli che ingaggiano i dj"

"Discoteche, è la nostra occasione Le feste abusive ci danneggiano"

di Valentina Beltrame

Mancano pochi giorni a Capodanno e scatta l’allarme feste abusive. I gestori di discoteche emiliano-romagnole sono già sul piede di guerra per la concorrenza sleale che rischia di danneggiarli. "Manca ormai pochissimo al Capodanno, la serata clou per discoteche e locali da ballo, una serata di vitale importanza per fare quadrare i conti dell’anno grazie ad affluenze considerevoli in tutti i locali dell’Emilia Romagna. Ciò però diventa impossibile – dice Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Confcommercio dell’Emilia Romagna – nel momento in cui gli allarmi del comparto che giungono da ogni parte della nostra Regione, da Piacenza a Ferrara, a Modena a Rimini, vengono ignorati". Il problema per i gestori dei locali "è uno solo: il proliferare di serate con ballo abusivo che si stanno preparando ad essere vissute tra l’indifferenza generale. Avevamo fatto molto affidamento – afferma ancora Indino – sul decreto anti-rave party del ministro Piantedosi, che detta i principi affinché le manifestazioni possano essere effettuate in piena regola, con licenze e norme di settore, ma ancora non si sa se verrà convertito in legge".

A Modena Paolo Buzzega, presidente Silb-Fipe Confcommercio provinciale, raccoglie il grido d’allarme: "Quello delle feste abusive in case non solo di campagna, ristoranti, bar e circoli è un problema che persiste da decenni – spiega – chiunque metta al ’lavoro’ un dj trasforma automaticamente un locale in una sala da ballo, ma senza permessi ovviamente è tutto abusivo. Le feste private ci sono anche in altri periodi dell’anno, figuriamoci a Capodanno".

Quali sono i pericoli di feste non autorizzate?

"I pericoli sussistono sia nelle ville private sia nei luoghi pubblici che non hanno le licenze di pubblico spettacolo. I rischi riguardano ad esempio il sovraffollamento senza le idonee uscite di emergenza, le vie di esodo insomma; la mancanza di addetti antincendio e al primo soccorso. Ricordo che nei locali di pubblico spettacolo come le discoteche c’è l’obbligo di avere gli addetti alla sicuzza che nelle feste private non ci sono. Inoltre quando si organizza un evento irregolare non c’è tracciamento su quello che succede, se qualcuno si sente male per esempio è facile che i soccorsi non vengano chiamati per evitare multe e denunce".

Tra i problemi c’è anche quello della somministrazione di bevande?

"Certo, si verifica la somministrazione di alcolici senza una responsabilità ben precisa, anche in questo caso se qualcuno sta male si rischia che i soccorsi non vengano chiamati".

Cosa chiedete per fermare questo fenomeno?

"Il nostro sindacato provinciale chiede sicuramente un aumento del personale delle forze dell’ordine perché il fatto che gli organici siano sottodimensionati, soprattutto durante le feste, incide sul livello dei controlli che non può essere adeguato alle mole di abusivismo che in serate come Capodanno si viene a sviluppare"

Oggi come se la passa il vostro settore?

"Dalla pandemia il settore ne è uscito massacrato, la ripartenza è stata dura, le abitudini sono cambiate e sono state modificate da due anni di lockdown più o meno continuativi, parte dei locali è stata ed è in forte sofferenza. E’ ovvio che in queste condizioni l’abusivismo pesa, tutta la serie di esercizi pubblici che fanno musica con dj, i circoli o peggio le feste fatte in casa sicuramente incidono sull’andamento sempre peggiore del settore. Senza contare che i costi aumentano mese dopo mese, anno dopo anno, mentre gli abusivi non hanno gli obblighi che abbiamo noi gestori di sale da ballo in regola".