Farmaci Coronavirus, al Policlinico di Modena due nuove sperimentazioni

L’Aifa dà l’ok ai protocolli per testare i farmaci Eparina ed Enoxaparina contro il rischio trombosi. Sono 26 i pazienti ancora ricoverati

Un’immagine relativa ai test sierologici per verificare il contagio

Un’immagine relativa ai test sierologici per verificare il contagio

Modena, 29 maggio 2020 - Per il secondo giorno consecutivo nella nostra provincia non si è registrato alcun decesso: un traguardo importante ma anche un segnale di speranza dopo le tante vite spente dal virus: ad oggi 467 nel nostro territorio. Rispetto ai giorni precedenti, però, quando i nuovi positivi non superavano le dita di una mano; ieri si sono registrati otto nuovi contagi: uno a Carpi, tre a Modena città ed uno a Vignola mentre gli altri risultano residenti fuori provincia. Ad entrare in contatto col virus ad oggi, con sintomi più o meno gravi sono stati 3.908 cittadini. I nuovi positivi sono soprattutto persone sottoposte a tampone in quanto contatti stretti di casi positivi in ambiti familiari.

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Se mercoledì i nuovi positivi in Regione erano 16, ieri se ne sono registrati 74: nel 77% dei casi si tratta di persone asintomatiche individuate grazie alle campagne di screening sierologici e successivi tamponi. Tornando alla nostra provincia si aggiungono 18 nuovi guariti senza sintomi e 34 con il doppio tampone negativo. Alla data di oggi sono 3146 le persone guarite clinicamente, di cui 3001 con anche il doppio tampone negativo. Complessivamente a livello regionale sono stati 310.696 i tamponi effettuati fino ad oggi; ieri ne sono stati eseguiti 9.128. Intanto i reparti Covid e le terapie intensive continuano gradualmente a svuotarsi: alla giornata di ieri, nei due nosocomi risultavano ricoverati 26 pazienti risultati positivi. Sei a Baggiovara e 20 al Policlinico. Di questi, sono in terapia intensiva 8 pazienti e 3 in sub intensiva al Policlinico. In degenza ordinaria 15 pazienti, tutti al Policlinico.

Il Policlinico è in prima linea nella sperimentazione di nuovi approcci terapeutici per affrontare il Covid19. Nei giorni scorsi, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato parere positivo all’attivazione di due protocolli di ricerca che riguardano i farmaci che intervengono sul rischio di trombosi: quello sull’uso dell’Eparina e steroidi (Staunch-19) coordinato da Massimo Girardis, direttore dell’Anestesia e Rianimazione 1 del Policlinico e quello sull’Enoxaparina (Covid-19 Hd), coordinato da Marco Marietta, responsabile della struttura semplice di malattie della coagulazione. I professionisti spiegano come l’idea degli studi nasca da osservazioni cliniche effettuate durante il periodo emergenziale.

Per quanto riguarda l’uso di eparina e steroidi, è stato notato come molti pazienti Covid-19 presentino segni di profonda alterazione dei meccanismi emostatici in grado di indurre uno stato di ipercoagulabilità e di condizionarne negativamente la prognosi. Da qui l’idea che i farmaci anticoagulanti, ed in particolare l’eparina, possano migliorare il decorso della patologia. Inoltre questi mesi di epidemia da Sars-CoV2 hanno evidenziato che la mortalità dei pazienti, che richiedono ricovero in terapia intensive, è molto elevata, oscillando tra il 40 e l’80%. Questa mortalità è principalmente dovuta alle disfunzioni respiratorie ed endoteliali causate da una eccessiva attivazione della risposta infiammatoria e della conseguente attivazio ne del sistema della coagulazione. Marietta spiega come quello su Enoxaparina sia uno studio multicentrico che prevede l’arruolamento di circa 300 pazienti con 6 unità operative del Policlinico e 4 dell’Ausl di Piacenza.