Fd’I: "Esondazione, perché il sindaco stoppa progetti di buon senso?"

"In merito all’alluvione del 24 maggio, stupiscono e fanno sorridere le parole del sindaco di Pavullo, che tiene fare sapere come la strategia della prevenzione ad oggi sia l’invio di email di sollecito, a Hera, sul progetto di una vasca di laminazione a quanto pare ancora oggi solo ipotizzato. Ci chiediamo allora, perché non si è deciso di proseguire sulla strada già tracciata in passato, quando si erano intavolate trattative tra Enac e Hera per il suo sviluppo nel terreno del Campo d’Aviazione? Se l’amministrazione, con la solita mania di protagonismo, non avesse voluto ricominciare tutto da capo oggi forse quella vasca sarebbe una realtà e non una vaga idea ancora tutta da sviluppare". L’attacco arriva da Federica Galloni e Daniele Iseppi, esponenti di Fratelli d’Italia. "Noi crediamo tuttavia che il vero problema sia quello annoso del canale tombato del Rio Cogorno che scorre sotto la Via Marchiani e a questo proposito occorre far sapere come nel settembre 2021 era stato approvato dalla precedente giunta il progetto di fattibilità di Hera per l’eliminazione delle acque parassitarie e risanamento del canale, con un investimento totale di un milione e 600mila euro. Il progetto constava di 7 stralci, e il primo era già stato eseguito, nei pressi della piscina comunale. Ci chiediamo quindi – continuano i due – che fine abbia fatto questo progetto e perché non si sia fatto nulla in questo anno e mezzo, per approvare gli ulteriori stralci. Forse, anche se la storia non si fa coi se e coi ma, nuovi lavori avrebbero evitato i danni del 24 maggio. Ma noi siamo fermi all’invio delle mail. Allo stesso modo ci chiediamo cosa sia stato fatto sulla manutenzione e pulizia delle bocche di lupo e dei tombini proprio sulla Marchiani, come ribadito dall’ex assessore Camatti che su questo aveva dedicato molto lavoro, un lavoro silenzioso ma molto utile in caso di forti piogge. Un po’ semplicistico scaricare sempre le colpe agli altri enti, in questo caso Regione e Atersir. Alla luce della mancanza di volontà del nostro primo cittadino di continuare progetti di buon senso solo perché non pensati da lui, vogliamo proseguire nell’impegno. Siamo in contatto diretto con Roma e con il dipartimento di Protezione civile".