"Festa al liceo per Bonaccini", la Lega attacca. Ma il prof di Modena nega

L’attacco del senatore Stefano Corti della Lega: "Non si fa politica in classe". Ma il docente non ci sta e nega: "La data del 27 gennaio? Solo un caso"

Brindisi

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Modena, 6 febbraio 2020 - "Ha stappato la bottiglia in classe per festeggiare la vittoria di Bonaccini". Ma il prof si difende: "Stavo brindando alla salute di tutti e alla mia imminente pensione". Si grida allo scandalo tra le mura dello storico liceo classico Muratori. Secondo i ragazzi di azione studentesca, infatti, il professore di filosofia lo scorso 27 gennaio sarebbe arrivano in aula stappando appunto una bottiglia e portando i pasticcini in occasione della vittoria del governatore Stefano Bonaccini.

I ragazzi di Azione studentesca hanno manifestato il loro sdegno e la consigliera comunale della Lega Beatrice De Maio ha chiesto lumi in merito al provveditore. Immediato anche l’intervento del senatore modenese della Lega Stefano Corti che esprime ferma condanna in merito. "Qui non è in discussione la legittima appartenenza politica di un insegnante – afferma –, ma la sua decisione deliberata di ostentarla in modo del tutto inopportuno. Cosa sarebbe accaduto se un fatto simile a Modena fosse stato compiuto a favore della candidata Lega? L’episodio denunciato dall’associazione studentesca e non smentito dalla preside merita un approfondimento e una ferma condanna da parte della sinistra". La dirigente scolastica Giovanna Morini, da parte sua, ha spiegato che attiverà immediate verifiche in merito, non conoscendo comunque la classe in cui i ‘festeggiamenti’ sarebbero andati in scena. Ma noi abbiamo chiesto spiegazioni al diretto interessato, che smentisce categoricamente di aver portato dolci e vino in onore del governatore. Parliamo di un professore di storia e filosofia che insegna al Muratori da almeno tredici anni.

"Io non ho festeggiato la vittoria di nessuno – afferma il prof. Mario Pio Patruno – anche perchè Bonaccini mica lo conosco. Non credo che il 27 gennaio tutti abbiano festeggiato Bonaccini; sarebbe come dire che qualsiasi azione, dall’andare a ballare a bere un bicchiere di vino fosse volta a festeggiare la sua vittoria. Non è l’ombelico del mondo. Ben ricordo quella data – sottolinea il professore – perchè è vero che ho portato ai ragazzi di quinta pasticcini e un mosto parzialmente fermentato che - e ci tengo a precisarlo - ha un grado di alcol molto al di sotto di quello di un comune vino. Perchè l’ho fatto? Per festeggiare cose mie con ragazzi che non avrei più avuto occasione di incontrare. Parlo della mia imminente pensione – spiega ancora Patruno – e, quando ho stappato la bottiglia, ho pure sottolineato che si stava brindando ai miei 21 anni; ovviamente ironizzando".

Ma perchè proprio il 27 gennaio; vien da chiedersi. "Io e i ragazzi ci eravamo ripromessi di organizzare presto un’uscita proprio per salutarci e brindare insieme. Così, semplicemente, quella mattina ho deciso di portare vino e pasticcini. Non ho fatto alcun accenno nè a Bonaccini e neppure alle elezioni di cui, è normale, abbiamo però discusso nei giorni precedenti. Come insegnante di storia e filosofia, infatti, ho fatto una breve spiegazione a ragazzi adulti che andavano a votare sul voto disgiunto perchè la maggior parte dei miei studenti non sapeva neppure cosa fosse. Se i ragazzi – conclude il prof – hanno collegato la bottiglia alla vittoria di Bonaccini è solo nella loro testa. Ma una cosa voglio dirla: non posso accettare certo lezioni di correttezza o democrazia da parte di azione studentesca che è legata a Casapound . In più se qualcosa non gli andava bene potevano dirmelo: li ho di fronte tutti i giorni".