Festa della donna : "Lo sguardo femminile nel lavoro e nella scienza"

Sotto la Ghirladina l’8 marzo dura quasi un mese con appuntamenti, spettacoli e conferenze "per parlare della parità di genere".

Festa della donna : "Lo sguardo femminile nel lavoro e nella scienza"

Festa della donna : "Lo sguardo femminile nel lavoro e nella scienza"

A Modena, la Giornata internazionale della donna dura quasi un mese. Il programma, promosso dal Comune e dal Tavolo delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, è stato presentato in conferenza stampa ieri mattina. L’iniziativa vuole valorizzare lo sguardo e il pensiero femminile in vari ambiti tra cui educazione, lavoro, scienza e sport, e mira a promuovere l’opera delle donne nel mondo per conquistare diritti e parità di genere. Il calendario è denso, con una serie di appuntamenti che, a partire da lunedì 4 marzo con la mostra di Memo ’Non chiamiamole maestrine! L’educazione pensata dalle donne’, si protrarrà fino alla fine del mese. "Oltre alle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale – spiega Grazia Baracchi, assessora alle Pari opportunità –, abbiamo accolto diverse proposte da associazioni, scuole, università, istituti culturali, sindacati e mondo del lavoro. Lo scopo è quello di raggiungere l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 che si prefigge il raggiungimento della parità di genere in tutti i settori". Particolarmente significativo è il programma di venerdì 8 marzo, con i tradizionali banchetti dell’Udi di vendita della mimosa in piazza Mazzini e al centro commerciale I Portali. Dalle 9 alle 13, a Roots si svolge il workshop gratuito per donne migranti "Empowher", mentre alle 19 torna "Donne in corsa", la camminata non competitiva per il centro di Modena, promossa da Podistica Interforze e Uisp. Infine, alle 21, al Teatro Storchi, a cura del Comune e di Ert, va in scena lo spettacolo "Autobiografia di ignote" di e con Elena Bucci. Durante la rappresentazione, tra poesia, racconto e canto, emergeranno i ritratti di donne sconosciute e note, vere e inventate: un coro intessuto di voci femminili di epoche, culture e fortune diverse, unite dalla comune ricerca di autenticità. "Lo spettacolo – illustra Giuliano Barbolini, presidente di Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro nazionale – racconta storie difficili e, talvolta, episodi truci o di cronaca nera, ma parla anche di riscatto e offre una lettura positiva della realtà, puntando sulla responsabilizzazione e sulla coscienza individuale". Nel calendario c’è spazio anche per due nuove iniziative che coinvolgono le scuole superiori: la prima edizione di ’La moda contro la violenza sulle donne’, premio nazionale in ricordo di Renata Trandafir, ex allieva del Cattaneo-Deledda uccisa a 22 anni insieme alla madre dal patrigno, e lo spettacolo ’Invivavoce. Storie sommerse di violenza di genere’, che andrà in scena il 12 marzo al Teatro Storchi". La rassegna termina il 27 marzo alla Casa delle donne, "Mai state zitte. Unione donne in Italia di Modena: un racconto politico a fumetti".

Jacopo Gozzi