Focolaio scuole Modena: "Boom di contagi. Prudenza"

Incontro dei sindacati con l’Ausl: "Boom di focolai, sarebbe pericoloso aumentare il numero degli studenti in classe oltre il 50%"

Quasi 500 focolai dall’inizio dell’anno scolastico in tutte le scuole

Quasi 500 focolai dall’inizio dell’anno scolastico in tutte le scuole

Modena, 17 febbraio 2021 - Tra le scuole di Modena e provincia "è evidente l’aumento del numero dei casi", come mostra il numero dei focolai attivi e misurati settimanalmente: dall’inizio dell’anno scolastico alla scorsa settimana sono stati 489, di cui 39 nei servizi educativi zero-tre anni, 174 nelle scuole dell’infanzia, 137 nelle scuole primarie, 90 nelle secondarie di primo grado, 49 nelle secondarie di secondo grado.

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In particolare, "erano 343 nella settimana del 21 dicembre e sono andati via via sempre aumentando. Si tratta ovviamente di dati progressivi: i focolai attivi la scorsa settimana erano 85, mentre quelli attivi nella settimana del 21 dicembre erano 65". Lo segnalano a Modena i sindacati (Cgil, Flc-Cgil, Cisl Emilia Centrale, Cisl Scuola Emilia Centrale, Uil, Uil Scuola-Rua di Modena e Reggio Emilia) dopo aver avuto un incontro con l’Ausl lunedì pomeriggio. Le sigle chiedono "prudenza" sull’aumento degli studenti in presenza e ritengono "inspiegabile" l’esclusione del personale scolastico da test e tracciamento, in particolare. Guardando al dato dei positivi ai tamponi, viene segnalato che la settimana scorsa si sono registrati 1.928 studenti e 350 operatori scolastici, mentre nella settimana del 21 dicembre erano 971 e 231.

"Sono dati che dimostrano quanto, anche nelle scuole, la circolazione del virus sia significativa e di conseguenza sia fondamentale il presidio sanitario delle scuole". Inoltre, aggiungono i sindacati in una nota, "sono dati che dovrebbero raccomandare estrema prudenza nelle decisioni e nelle scelte dei prossimi giorni di aumentare la frequenza dal 50 al 75% negli istituti superiori: riteniamo che allo stato attuale la frequenza al 50% in presenza possa essere un buon equilibrio tra le varie esigenze vista anche la situazione epidemiologica". Ma non e’ tutto. "Moltissime criticità si segnalano infatti sul tracciamento del personale scolastico: nella maggior parte dei casi in cui nelle scuole si registra una positività tra gli studenti, infatti, l’intera classe viene inviata a fare il tampone, le lezioni in presenza sono sospese e gli studenti si preparano alla didattica a distanza da casa in attesa dell’esito". Il personale scolastico, invece, è quasi sempre escluso da queste operazioni di test e di tracciamento "o quando, invece, viene coinvolto, non e’ previsto che stia in isolamento domiciliare in attesa del risultato dei test". I sindacati hanno chiesto all’Ausl che anche su questo "si intervenga con urgenza e che a nessun docente o altro personale scolastico sia preclusa la possibilità di accedere ai test, quando si verificano positività nelle classi in cui questi hanno operato e sono intervenuti".