Funivia, revisione ferma: "Scadenza entro il 2024"

Sestola, l’iter pare non sia ancora iniziato, con il rischio della dismissione forzata. Pelloni interpella la Regione: "Costi maggiori se i tempi non saranno rispettati".

Funivia, revisione ferma: "Scadenza entro il 2024"

Funivia, revisione ferma: "Scadenza entro il 2024"

SESTOLA

Si avvicina la scadenza per la revisione della funivia che da Passo del Lupo porta ai 1880 metri di altitudine di Pian Cavallaro, in comune di Sestola, il cui iter pare non sia ancora iniziato, con il rischio della dismissione forzata. Nei giorni scorsi il consigliere Simone Pelloni, di Rete Civica – Progetto Emilia-Romagna, ha presentato un’interpellanza alla Giunta regionale per sapere se sia vero che tra gli interventi previsti per il comprensorio del Cimone, beneficiario di diversi contributi da parte della Regione Emilia-Romagna tramite la legge regionale 17 del 2002, non ci sia la revisione generale e straordinaria di questa infrastruttura.

La revisione ha il limite tecnico del 2 dicembre 2025, ma il progetto di revisione, che ha un costo stimato di 1.800.000 euro oltre Iva, deve essere presentato e approvato entro il 2024. Questa funivia, costruita negli anni Sessanta e poi ammodernata, necessita della sostituzione di vari componenti e per il Comprensorio sciistico del Monte Cimone è di fondamentale importanza poiché rappresenta un volano per il turismo, non solo quello legato allo sci, e per l’intera economia del territorio. "Se la scadenza per la revisione dovesse essere disattesa – commenta Pelloni –, non rimarrebbe altra alternativa che la demolizione e la completa ricostruzione dell’impianto, con costi comprensibilmente molto maggiori".

Il consigliere regionale, che si fa carico delle preoccupazioni di abitanti e imprenditori locali, chiede alla Giunta, nel caso che non sia stata contemplata, perché non sia prevista in via prioritaria la revisione dell’impianto esistente in luogo dell’investimento per la realizzazione di nuovi impianti, così come stabilito dalla Legge regionale dell’1 agosto 2002, numero 17. Chiede ancora se e quali azioni la Regione intenda mettere in campo per salvaguardare l’operatività e il funzionamento di questa storica funivia, prevedendo anche i necessari finanziamenti e il possibile aumento dei costi dell’investimento a carico della Regione, derivanti dal rinvio della necessaria revisione generale e straordinaria.

w. b.