FRANCESCO VECCHI
Cronaca

Modena Est, furti a raffica. Razziate quattro aziende in poche ore

Hanno usato il flessibile e agito ogni volta in pochi minuti Imprenditori esasperati: «Così non si può andare avanti»

Alberto Piatti, uno dei soci della Cofam, mostra i danni lasciati dai ladri: è il secondo colpo in dodici giorni

Modena, 21 novembre 2018 - Tanto lavoro (e conseguenti danni) per... poco. Dimentichiamoci di quei furti classici, da decine di migliaia di euro per intenderci, quando l’obiettivo prevalentemente era portare via, magari su furgoni, interi carichi di prodotti dalle aziende. Certo, restano anche quelli, ma oggi parliamo sempre più spesso, per casistica, di una tipologia differente di criminalità.

Ladri improvvisati, poi neanche tanto, che studiano interi quartieri e, cartina alla mano, colpiscono una, due, tre, quattro volte in una sola notte. Bastano poche ore. Azioni studiate nel dettaglio, della durata di una manciata di minuti appena, ‘accontentandosi’ di qualche computer, denaro contante, oggetti da ufficio: ciò che capita a portata di mano.

Differenza notevole rispetto alle razzie più tradizionali, con le quali, però, resta un elemento in comune: i danni materiali provocati ogni volta agli imprenditori, che vengono strappati al sonno dalla stessa telefonata. «Avete subito un furto». La notte tra lunedì e ieri non è certo l’unico esempio recente in una città, la nostra, costantemente presa di mira, ma indubbiamente quanto accaduto a Modena Est, nella fascia che va dal direzionale Toscanini alla Fossalta, è esemplificativo di un fenomeno che esaspera le vittime: «Avremmo ben altro a cui pensare, invece di riparare ogni volta le nostre sedi e conteggiare ciò che manca», il commento che andava per la maggiore in mattinata.

Il tour comincia in via Emilia Est, dove i malviventi hanno preso di mira la visibilissima e storica sede della Caffè Cagliari spa, una delle strutture che per prime balzano agli occhi quando si entra in città provenendo, appunto, da est. Dopo aver scassinato una finestra, i ladri hanno preso qualche telefono e altri oggetti di valore, prima di dileguarsi, disperdendosi nel buio.

Il secondo colpo che andiamo raccontando, proseguendo in direzione Bologna, ci porta alla Cofam srl di via Armando Pica, conosciutissima azienda che si occupa dell’installazione e delle manutenzione di ascensori. Tra i clienti, solo per fare qualche esempio, il Comune e il Policlinico. Qui si è trattato del bis in soli dodici giorni, identica la modalità durante entrambi i raid.

Hanno tranciato i cavi della luce, lasciando l’intera struttura al buio, e bloccando così il cancello d’ingresso, tagliato una rete per penetrare nel parcheggio e infine sfondato una vetrata. Una volta all’interno, gli sconosciuti hanno rubato oggetti vari (l’inventario ieri non era ancora stato completato), un bottino che va ad aggiungersi agli otto computer e ad altro materiale portati via sempre dalla Cofam appena dodici giorni fa, come detto. È finita? No.

Il racconto delle nottata a Modena Est, esito a quanto pare dell’azione di una stessa banda che si è spostata a bordo di un fuoristrada, continua, proseguendo sempre in direzione Bologna. Siamo in via Folloni, per capirci giusto dietro la sede della Cofim, onoranze funebri di Gianni Gibellini. Qui vengono centrati altri due obiettivi: il primo è la Modena Car Service, una carrozzeria, il secondo, invece, S.T.A. (‘Servizi tecnici autorizzati’, che si occupa della manutenzione di stufe e camini).

Alla Modena Car Service, come spiega Giuliano Boccolari, «i ladri hanno tagliato con il flessibile il portone sul retro, poi sono stati sorpresi dalle guardie giurate. Nel senso che – spiega il titolare della carrozzeria – il loro arrivo li ha messi in fuga. Infatti dentro alla mia carrozzeria è stata trovata un’auto ancora in moto, segno che volevano portarsela via. Durante il furto si sono intascati la chiave di una vettura, per questo motivo ho presentato denuncia e fatto subito bloccare la chiave stessa. Inoltre dobbiamo sostituire il portone... Insomma, considerando che è la seconda volta in dieci giorni che succede – commenta Boccolari –, diciamo che non se ne può più».

Alla S.T.A., accanto alla Modena Car Service, ancora segni di un flessibile: «Anche qui hanno tagliato – indica Manuel Borelli –, per prendere soldi in contanti, telefoni cellulari e quello che hanno trovato». Questo ovviamente è il quadro che siamo riusciti a ricostruire, perché notizie ufficiali sulle azioni di queste bande non vengono date. Indaga la polizia di Stato, che starebbe cercando, come specificato in precedenza, un gruppo di ladri che si muove su un fuoristrada.