MARCO PEDERZOLI
Cronaca

Giorgio Cariani morto: addio al notaio. "Era un faro per tutti noi"

Vignolese, si è spento a 78 anni. A lungo presidente del Consiglio notarile, tra i suoi clienti c’era anche Luciano Pavarotti

Cariani, notaio di fama nazionale, era un uomo di grande cultura (FotoFiocchi)

Vignola (Modena), 2 gennaio 2021 - Se ne è andato come nel suo stile, in punta di piedi e rimanendo attivo fino a poco prima di lasciare questo mondo (giovedì mattina, momento della sua scomparsa, aveva chiesto alla figlia di rimandare un appuntamento), il notaio vignolese Giorgio Cariani, stimatissimo professionista di fama nazionale, uomo di sterminata cultura non solo giuridica, già notaio di fiducia – tra i suoi tanti clienti ’vip’ – di Luciano Pavarotti.

Da pochi anni era andato in pensione, dopo avere avviato e portato avanti fin dalla fine degli Anni Sessanta quello che è oggi uno storico studio notarile nel centro di Vignola. Praticamente quasi ogni vignolese lo conosceva, sia per le sue qualità umane, sia per la professione e gli incarichi ricoperti durante il suo straordinario ’cursus honorum’. Giorgio Cariani se ne è andato all’età di 78 anni, troppo presto per i suoi tanti parenti e amici, che oggi potranno salutarlo per l’ultima volta alla cerimonia funebre in programma alle 15 nella chiesa plebana di Vignola. A piangerlo, tra l’altro, sono la moglie Anna, assieme agli amati figli Maria Teresa e Giovanni.

Poi, naturalmente, c’è il riconoscimento del suo grande lavoro nelle istituzioni, a partire da quella Fondazione di Vignola che Cariani aveva seguito fin dai suoi primi passi. "Custodire e progettare. Sono queste parole meglio di altre – commentano dalla Fondazione – a racchiudere il senso dell’azione di Giorgio Cariani. La sua carriera è stata legata al diritto e alla legalità, valori che ha servito e difeso nella professione notarile". Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1967, Cariani aveva ricoperto importanti incarichi all’interno del Consiglio notarile, di cui era stato presidente dal 2006 al 2013. Consigliere della Cassa Nazionale del Notariato dal 1992 al 1998.

A riprova di una vicinanza al territorio di Vignola, in cui era nato, e per il quale è stato per diversi anni un riferimento della più alta qualità professionale, va ricordata anche la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola, guidata dal 1994 al 2005. Di recente, era tornato nel Comitato di gestione dell’ente". Carmen Vandelli, presidente della Fondazione, commenta: "Giorgio Cariani è stato un punto di riferimento per la Fondazione, in un momento particolarmente delicato di trasformazione e di ripensamento del ruolo complessivo delle fondazioni". Nei suoi ultimi mesi di lavoro, il notaio Cariani aveva rivolto i suoi sforzi a un progetto di riqualificazione della Rocca di Vignola. "Fu Giorgio Cariani per primo – ricorda Elena Fumagalli, già direttrice del Centro di ricerca sulle Digital Humanities dell’Università di Modena e Reggio – a intravedere nel digitale uno snodo fondamentale per rilanciare il ruolo della rocca e a tessere un dialogo con l’Università".

Tra quanti si sono avvalsi del notaio Cariani per custodire e progettare il futuro vi è stata anche la Diocesi di Modena. "Vale per Giorgio – afferma il vicario generale, monsignor Giuliano Gazzetti – ciò che è scritto in una parabola che più volte egli ebbe modo di udire e meditare: ‘Vieni servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto’". Il sindaco di Vignola, Emilia Muratori, ha commentato la scomparsa di Cariani dicendo: "La comunità vignolese perde un importante punto di riferimento dal punto di vista professionale, culturale ed umano. È di poco tempo fa il mio incontro con il dottor Cariani nel corso del quale mi ha illustrato un nuovo progetto relativo alla Rocca di Vignola. In questo doloroso momento ci stringiamo alla famiglia, rivolgendo alla moglie, ai figli, ai parenti ed agli amici le più sentite condoglianze".