
"Non so quante persone abbia fatto divertire. Posso però dire che grazie a noi si sono formate tante famiglie". Così Eros Degli Innocenti, il ’deus ex machina’ del Luna Park, annuncia l’ultimo weekend di stanza a Vignola, ma ne approfitta anche per sfogliare l’album dei ricordi (che si incrocia perfino con un film di Tinto Brass) e per parlare del settore.
Degli Innocenti, partiamo dall’attualità. Per l’ultima volta sarete su quest’area, tra via Per Sassuolo e la circonvallazione, concessa gratuitamente dalla Cioccolateria Messori, poi qui ci verrà la nuova sede di questa azienda. E’ così? "Sì, ma quando torneremo andremo molto poco lontano. L’area accanto è del Comune, quindi resteremo vicini al centro".
Iniziative particolari il weekend?
"Tantissime, soprattutto per i medici e gli infermieri. Vogliamo omaggiare queste categorie, che nei mesi scorsi sono state sottoposte a tantissimo stress, per cui basterà che ci mostrino il loro badge alle casse e i loro figli avranno diritto a provare gratuitamente tutte le giostre. Poi domenica, per tutti, un giro si paga e un altro no". Da quand’è che lavora negli spettacoli viaggianti?
"Sono nato in questo mondo. E’ dal 1875 che la mia famiglia opera in questo settore: 5 generazioni! E Vignola rappresenta per noi una piazza molto importante".
Perché?
"Qui portammo il nostro primo autoscontro, chiamato Original Studio 2000 dei Fratelli Degli Innocenti. Era il 1960 e lo montammo presso la stazione dei treni. Fu un successo enorme, anche perché stava iniziando il boom economico".
Covid a parte, si lavora più oggi o un tempo?
"Oggi ci vuole solo una grande passione e si lavora molto meno. Negli Anni 60 e 70 si facevano in un anno fino a 30 luna park, oggi se ne fanno normalmente meno della metà. Col Covid, poi, siamo stati fermi interi mesi".
Quante giostre ha di proprietà?
"Circa una trentina, tra cui anche dei veri e propri pezzi storici. Ad esempio una giostra coi cavalli in legno del 1875, realizzata da maestri intagliatori di Baden-Baden. Quando non c’era ancora l’elettricità, i miei antenati facevano girare i cavalli con una cavalla vera, che si chiamava Pina. Presto porterò in esposizione questa giostra a Praga". Cos’è la storia del film di Tinto Brass?
"In ’Miranda’, con Serena Grandi (ricordate?), c’è a un certo punto una scena girata vicino a una mia giostra. Le riprese di quella scena furono fatte a Pomponesco, nel Mantovano.
E vi fecero la comparsa pure 2 dei miei figli, che ricevettero anche la paghetta per quella parte: 120.000 lire ciascuno".
Ultima curiosità: quante persone vengono al luna park e quante lavorano dietro le quinte?
"In un anno normale, quando siamo a Modena, arrivano anche 130mila persone, a Vignola circa 27mila. Il nostro lavoro sostiene circa 300 persone".
Marco Pederzoli