Giovane scomparso, altro prelievo sospetto Avvistato in Francia: "Stava elemosinando"

Un fornaio è sicuro di averlo visto a Evenos, la madre: "In strada e affamato? Non è possibile". Dubbi sul bancomat, si teme il furto

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"Dicono di aver visto mio figlio chiedere l’elemosina, perché aveva fame e sete. Non è possibile, non può essere mio figlio". Sul sito francese, varmatin.com, è stato pubblicato ieri un articolo relativo ad Adriano Pacifico, 32 anni, partito da Bastiglia il 3 luglio scorso, in sella alla sua bicicletta in direzione Spagna per compiere il Cammino di Santiago e del quale la famiglia non ha più notizie dall’11 luglio. Secondo quanto riportato dal giornale, nei pressi di una stazione di servizio, nella frazione di Saint-Anne a Evonos (non lontano da Tolone) un fornaio è sicuro di aver visto Adriano, riconoscendolo dalle foto che sono state pubblicate dopo la sua scomparsa. Il fornaio avrebbe riconosciuto il ragazzo, la bicicletta accessoriata e la bandiera italiana e l’uomo avrebbe accolto la sua richiesta di aiuto dandogli da mangiare e da bere.

Aggiornamento: Adriano Pacifico trovato dalla Polfer a Ventimiglia

Sarebbe stato avvistato vicino ad una stazione di servizio, dove avrebbe lamentato il fatto di non avere ormai più soldi, mentre faceva l’elemosina in zona, chiedendo soldi e sigarette. Poi il ragazzo sarebbe ripartito. "Sono sconvolta e sempre più preoccupata – dichiara la madre Grazia Mansueto che da venerdì scorso si trova in Francia sulle tracce del figlio –. Mi stanno arrivando tante segnalazioni dalla Francia ma addirittura anche dall’Italia, di chi dice di averlo visto ad Imperia a o Padova. Non posso credere che mio figlio sia in strada a chiedere l’elemosina perché ha fame e sete: cosa gli è successo ? Gli hanno rubato il bancomat? Forse non sta bene? Non ci posso credere, non può essere mio figlio. E’ tutto sempre più strano: sono tante le segnalazioni ma io guardo ai fatti. Ossia al bancomat". Intorno alla carta del ragazzo girano molti punti interrogativi: Adriano ha telefonato l’ultima volta alla madre lunedì 11 luglio, mediante Messenger, utilizzando il telefono di un ragazzo che aveva conosciuto e dicendo alla madre che il suo si era rotto. Da allora il silenzio: però fino al venerdì sono stati fatti dei prelievi, di modiche somme, con il bancomat del ragazzo, anche più volte in un giorno, fino a quando il conto si è esaurito, a Aubagne. "Abbiamo ricaricato il suo conto di 20 euro – prosegue Grazia – e sabato è stato fatto un altro prelievo ad Auriol (a 12 chilometri di distanza da Aubagne). Chi ha fatto quel prelievo? Ora lo ricaricherò ancora, non posso pensare che mio figlio stia così male da dover fare l’elemosina, non è possibile". Sul punto interviene anche l’avvocato Barbara Iannuccelli, dell’associazione Penelope, che è in diretto contatto con Antonella, una delle sorelle di Adriano: "Il fornaio dice di essere molto sicuro che si trattasse di Adriano. L’auspicio è che sia stata fatta segnalazione alla Polizia e che l’uomo vada poi a formalizzare la sua testimonianza. Purtroppo, nell’80% dei casi, in base alla mia esperienza, chi segnala poi non formalizza la dichiarazione". "Dalle immagini postate da Adriano in una apposita pagina Instagram aperta per documentare ogni giorno il suo viaggio – sottolinea l’avvocato – compare un Gps di una marca particolare. Secondo i primi accertamenti sarebbe fermo alla partenza in Italia. La sorella ha fatto richiesta alla ditta per avere più informazioni".

Maria Silvia Cabri