REDAZIONE MODENA

Giuseppe Rallo, camionista morto dopo 50 giorni di agonia

Gli amici piangono l’autotrasportatore Rallo, 47 anni, che si è spento dopo quasi due mesi al Bufalini. Era rimasto schiacciato tra due tir a Bertinoro

Modena, 9 agosto 2021 - "Sorridente e sereno, umile e instancabile, una persona capace di andare d’accordo con tutti". Sono tanti gli amici o conoscenti che hanno voluto affidare alla rete il loro commosso ricordo di Giuseppe Rallo, il 47enne siculo, di Marsala, da qualche anno domiciliato a Modena, morto dopo più di 50 giorni di ricovero ospedaliero in seguito a un infortunio sul lavoro.

Rallo lavorava come autotrasportatore. Era nella provincia di Forlì-Cesena, nello specifico a Bertinoro, nel piazzale di un’azienda dolciaria, a quanto sembra intento a fare manutenzione al suo camion. Stando alle ricostruzioni fatte dopo l’incidente, mentre era girato verso il cofano del mezzo un altro camion, che procedeva in retromarcia, l’avrebbe urtato, schiacciandolo. In un primo momento le sue condizioni non sarebbero parse particolarmente gravi. Dopo il ricovero all’ospedale Bufalini di Cesena, però, le cose sarebbero man mano precipitate, fino al decesso constatato venerdì.

La notizia si è abbattuta su una città già logorata dagli altri due decessi sul lavoro dell’ultima settimana: la morte, a Camposanto, della giovane mamma Laila El Harim, schiacciata da un macchinario, e quella, in un cantiere autostradale a Parma, di Salvatore Rabbito, operaio reggiano dipendente della Frantoio Fondovalle di Marano.  

Sulla morte di Rallo è intervenuta la Cgil di Forlì, con la segretaria Maria Giorgini. "E’ sconcertante – denuncia – che la notizia di un infortunio così grave avvenuto quasi tre mesi fa nel nostro territorio non sia trapelata fino ad oggi, segno che alcuni settori sono ormai zona franca. E’ evidente che è nostro interesse capire dall’azienda committente e dal gestore logistico e soprattutto nel rapporto con gli enti preposti, Ispettorato del lavoro e Inail l’esatta dinamica dei fatti. Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo presentato 7 richieste che vanno dalla patente a punti per le ditte che lavorano in appalto, alla formazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro fino all’assunzione massiccia di personale negli organi ispettivi oggi ridotti all’osso dai tagli alla pubblica amministrazione".