Gli orrori di Monchio in un libro Le stragi spiegate agli studenti

’L’uomo che dava la caccia ai nazisti’ è stato scritto dal Procuratore De Paolis. "Risarcimenti col Pnrr? Assurdo"

Gli orrori di Monchio in un libro  Le stragi spiegate agli studenti

Gli orrori di Monchio in un libro Le stragi spiegate agli studenti

"E’ assurdo e ingiusto risarcire coi fondi del PNRR gli eredi delle vittime del nazismo negli eccidi del 1943-45", parole del presidente della Provincia e sindaco di Palagano Fabio Braglia e del Procuratore militare Marco De Paolis, facendo riferimento alla possibilità, emersa nei giorni scorsi, di usare 50 milioni di euro del PNRR per i risarcimenti anche agli eredi delle 136 vittime dell’eccidio di Monchio. Per oltre trent’anni centinaia di fascicoli sulla storia italiana negli anni di guerra 1943-45 sono rimasti sepolti in un armadio chiuso da un lucchetto, con le ante voltate verso il muro in un solaio dello Stato a Roma. Lì dentro c’erano storie che si voleva dimenticare: le vicende degli eccidi nazifascisti che insanguinarono l’Italia, tra cui quelli di Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero. Il magistrato che ha dato il via a quelle investigazioni, appunto il procuratore militare Marco De Paolis, ha scritto il libro per ragazzi "L’uomo che dava la caccia ai nazisti – Le indagini su Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e le altre stragi compiute durante la guerra" (Piemme, 2022). Il volume è stato presentato ieri all’auditorium della Fondazione Biagi, gremitissimo da studenti delle scuole superiori di Modena e delle scuole di Palagano oltre a una ventina di cadetti dell’Accademia militare. "Ho realizzato questo volume – spiega il procuratore De Paolis – per esigenze morali ancor più che didattiche visto che il mio percorso professionale, dopo 18 anni dedicati alla materia, diviene un atto di rispetto per le migliaia di famiglie italiane che hanno avuto lutti enormi per decenni senza l’adeguata attenzione. L’occupazione in Italia fu sanguinaria e violenta. Il lavoro fatto sui materiali e carte è servito a far emergere vicende spesso sconosciute e a cancellare questioni che alimentavano ricostruzioni fantasiose e errate. Ora tutte le vittime debbono avere i risarcimenti perché non ci sono morti di serie A o B". Il prefetto Alessandra Camporota ha aggiunto: "Con l’autore ci siamo conosciuti ai tempi dell’università poi abbiamo portato avanti in settori diversi dello Stato gli ideali che avevamo da giovani. Due anni fa partecipai con emozione alla commemorazione a Monchio e ammiro la determinazione, anche a costo di limitazioni alla libertà personale, di De Paolis". Il presidente della Provincia Fabio Braglia è anche sindaco di Palagano: "Libro importante per la storia del territorio, consente di mettere chiarezza su cicatrici profonde".

Stefano Luppi