Gli universitari in tenda "Costi esorbitanti per un letto Trovare una casa è impossibile"

Ieri gli studenti Unimore si sono accampati simbolicamente davanti a Economia. Bruscella, coordinatore Udu: "Il fenomeno delle locazioni brevi ha aumentato i prezzi".

Gli universitari in tenda  "Costi esorbitanti per un letto  Trovare una casa è impossibile"

Gli universitari in tenda "Costi esorbitanti per un letto Trovare una casa è impossibile"

di Jacopo Gozzi

"Senza casa, senza futuro". Questo lo slogan che ha accompagnato la manifestazione degli studenti universitari dell’Unimore che ieri pomeriggio si sono accampati con tende e striscioni di fronte all’ingresso del dipartimento di Economia Marco Biagi per unirsi alle proteste nazionali contro il caro affitti. Il referente della manifestazione, Alessandro Bruscella, 23 anni, studente di Matematica e coordinatore dell’Udu dell’Unimore denuncia: "Anche a Modena negli ultimi anni i prezzi sono saliti vertiginosamente: oggi è impossibile pagare meno di 350 euro al mese per una camera singola in una casa condivisa. Questi costi, a cui si devono aggiungere utenze e spese accessorie, salgono ancora di più quando ci si avvicina al centro. Riteniamo che gli studenti debbano essere tutelati e manifestiamo per chiedere risposte rapide al governo e alle istituzioni locali". In molte città italiane il caro affitti è un problema che non si limita agli atenei, ma sta coinvolgendo ormai anche molti lavoratori. Negli ultimi anni il mercato delle locazioni immobiliari è stato sconvolto dal fenomeno Airbnb che permette ai proprietari, attraverso affitti brevissimi, di guadagnare sensibilmente di più rispetto ai canoni concordati. Questo processo ha generato un incremento dei costi sugli affitti a lungo termine che spesso finisce per mettere in difficoltà le categorie più fragili, in primo luogo studenti e giovani famiglie. "Quello degli affitti brevi a Modena – prosegue il coordinatore Udu – sta diventando un problema che va arginato il prima possibile. Riteniamo che promuovere i contratti a canone concordato per gli universitari disincentivando canone libero e affitti brevi, possa essere una prima soluzione a questa crisi". "Nonostante lavori – lamenta Luca Margini, studente di Storia e Cultura contemporanea – faccio il pendolare e tutte le mattine vengo da Castelnovo ne’ Monti: sommando andata e ritorno, impiego quattro ore. Per me e per tanti ragazzi è molto difficile sostenere i costi degli affitti che sono molto alti per spazi che, tristemente, si rivelano spesso fatiscenti. Non protestiamo per avere alloggi gratuiti, vorremmo soltanto prezzi ragionevoli".

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"Negli ultimi mesi – spiega Giammarco Fabiano, senatore accademico e studente di Storia e Cultura contemporanea – ho aiutato un’amica che, a Modena in zona universitaria, pagava 350 euro al mese per una stanza di 12 metri quadrati nella quale non c’era neanche lo spazio per una scrivania. Le pareti erano piene di muffa e il proprietario, nonostante i solleciti, non si interessava alla situazione dell’appartamento. Situazioni come questa non sono sostenibili". Si aggiunge al coro di proteste anche la voce di Rossella Paciulli, responsabile organizzativo in Udu More: "Vengo dalla provincia di Taranto e sono studentessa fuorisede da cinque anni. Purtroppo a Modena è quasi impossibile trovare alloggi adatti agli studenti universitari e le cifre sono troppo alte per coloro che hanno famiglie con redditi medi o bassi. Attualmente le soluzioni su cui stanno lavorando l’Università e il Comune richiedono tempo: oggi ci troviamo di fronte a una crisi abitativa molto grave che si deve risolvere velocemente attraverso una collaborazione tra università, Governo e realtà territoriali. Il sit-in degli universitari ha visto la presenza e il supporto di Federica Venturelli, segretaria del Pd di Modena: "Questo pomeriggio – ha dichiarato la segretaria – siamo a fianco di studenti e studentesse che da Milano a Roma fino a Modena stanno manifestando. Riguardo a questo problema, negli ultimi anni il Comune di Modena ha fatto la sua parte siglando accordi con l’Università e promuovendo la costruzione di studentati e alloggi. Ora ci aspettiamo un aiuto concreto dal Governo".