Caro affitti, rettore Parma: protesta giusta ma meglio riqualificare l’esistente

Proprio oggi in città prende il via il Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS 2023: sì dunque a residenze studentesche ma recuperando gli edifici pubblici esistenti o usando alberghi periferici con adeguamento del sistema di trasporto, sostiene Paolo Andrei

Il rettore dell'Università di parma Paolo Andrei

Il rettore dell'Università di parma Paolo Andrei

Parma, 15 maggio 2023 – "Condivido in larga misura le ragioni della protesta che, a Parma come in tutta Italia, vari gruppi di studenti e studentesse delle università stanno conducendo per porre attenzione sul problema abitativo che si sta generando in quasi tutte le città universitarie". Inizia così una lunga riflessione del rettore dell'Università di Parma, Paolo Andrei, sui presidi organizzati in questi giorni in molte città contro il caro affitti per gli studenti e proprio mentre apre, da oggi al 19 maggio, a Parma il Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS 2023, promosso da Centro Etica Ambientale (CEA), Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna (Arpae) e Università di Parma con una serie di quattro incontri su “Città e comunità sostenibili”. "Una prima soluzione, evocata anche dalle proteste studentesche di questi giorni, consiste nello spronare il Governo italiano affinché vengano investite maggiori risorse economiche finalizzate ad aumentare la dotazione di residenze studentesche nelle città universitarie - scrive ancora il rettore -. Si tratta, ovviamente, di un'azione indispensabile e condivisibile, da appoggiare con convinzione e prevista anche nell'ambito degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza".

“Attenzione al consumo di suolo”

A tale riguardo, argomenta Andrei, "il ministero dell'Università e della Ricerca sta agendo in questa direzione, avendo destinato risorse ingenti a questa azione, ma a mio parere restano diversi dubbi sull'effettiva portata delle soluzioni adottate, soprattutto per quanto concerne i tempi di realizzazione degli interventi, ovviamente e necessariamente non immediati, e per quanto attiene al raggiungimento del necessario equilibrio da perseguire tra l'equità delle condizioni alle quali gli alloggi realizzati saranno offerti agli studenti, l'equilibrio economico dei piani di investimento e - conclude il rettore parmigiano - non trascurabili, le condizioni di sostenibilità degli interventi sul piano della programmazione e riqualificazione urbanistica, dell'impatto ambientale e della contrazione del consumo di suolo".

UniPr, presto 150 posti letto

"Aggiungo che l'Università di Parma, grazie a propri investimenti e a finanziamenti regionali e statali, ha in corso di realizzazione due specifici interventi, uno nel complesso di San Francesco del Prato (circa 90 posti letto) e l'altro nell'ex convento di Santa Caterina in Oltretorrente (circa 60 posti letto) - spiega ancora il professor Andrei -. Anche altri potrebbero essere gli interventi di riqualificazione da realizzare a livello cittadino: in questo senso, basti pensare ad alcuni beni di proprietà demaniale attualmente in disuso (ex convento di San Luca ed ex Convitto nel complesso di San Giovanni evangelista, entrambi nel centro città), ai progetti di riqualificazione che insistono nel quartiere di San Leonardo, a beni immobili di proprietà pubblica o privata non ancora destinati in termini di riqualificazione”.

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"Potenzialità settore alberghiero”

"A questi si aggiungono poi - ha sottolineato ancora il rettore -, potenzialità di impiego di immobili destinati a uso alberghiero non pienamente utilizzati dislocati anche nella provincia di Parma, che potrebbero essere destinati a residenze studenti previo un opportuno potenziamento delle linee di trasporto tra detti insediamenti urbani e la città di Parma". "Nei mesi scorsi - conclude il rettore dell'Università di Parma - è stato avviato, grazie alla sensibilità dimostrata dall'Amministrazione comunale e, in particolare, dal Sindaco e dall'Assessore alle politiche sociali, un confronto proficuo e prezioso che possa portarci a individuare soluzioni operativamente realizzabili, come sopra evidenziato, sia nel breve e che nel medio-lungo termine, e spero vivamente che si possano trovare soluzioni efficaci".

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