STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Guanti, tute, caschi e trofei. In mostra i cimeli dei grandi piloti di Formula Uno

A Palazzo Solmi, in occasione del Motor Valley Fest, da domani al 19 maggio, l’esposizione "High Speed – Velocità e moda nel racing"

Da sinistra Renata Nosetto, Maria Carafoli, Sonia Veroni (Modateca Deanna) e Monica Zanetti

Da sinistra Renata Nosetto, Maria Carafoli, Sonia Veroni (Modateca Deanna) e Monica Zanetti

Modena, 30 aprile 2024 – Ecco il guanto rosso Ferrari di Gilles, ecco il casco giallo di Ayrton, quello bianco di René e il sottotuta ignifugo indossato da Michael. E le colorate divise dei meccanici di tutte le scuderie, o il manifesto del 1987 con le firme dell’intero team Ferrari, e naturalmente anche del Drake. Sono tutte storie da corsa, storie di un’epoca rombante di energia e di passione, quelle che ci racconta l’emozionante mostra "High Speed - Velocità e moda nel racing", che da domani al 19 maggio – in occasione del Motor Valley Fest – inaugurerà le preziose sale di Palazzo Solmi, appena rinnovate. "Nel trentennale della scomparsa di Ayrton Senna, per noi è un grande onore riunire qui il ricordo di straordinari piloti, esponendo alcuni pezzi rarissimi provenienti da collezioni private che dialogano con splendide creazioni di moda dello stesso periodo", spiega Maria Carafoli che organizza l’evento, promosso da Modenamoremio e realizzato con la direzione artistica di Modateca Deanna e gli allestimenti dello studio Paolo Bazzani.

Per ripercorrere gli anni d’oro della Formula 1, i curatori si sono affidati ad alcune testimonianze d’eccezione provenienti da archivi molto speciali. Per esempio, la raccolta di Renata Musso Nosetto, già capo ufficio stampa della F1 e moglie dell’ingegner Roberto Nosetto, storico direttore sportivo della Ferrari: ha portato in mostra anche il lap chart, ovvero il tracciato dei tempi degli ultimi giri delle prove ufficiali di Gilles Villeneuve sul circuito di Zolder in Belgio, un attimo prima dell’incidente fatale, l’8 maggio 1982. Oppure le memorabilia custodite con cura e affetto da Monica Zanetti, primo meccanico donna nella storia della Ferrari: Michael Schumacher, che giocava a tennis con lei, le affidò anche alcuni pneumatici di un test segreto compiuto con la Rossa sulla pista di Fiorano. E ancora gli archivi di Mauro Baldini e della famiglia Schedoni. Commuove il ricordo dell’ingegner Nosotto che indossò i guanti di Villeneuve, appena sceso dalla sua monoposto dopo un turno di prove, e vi sentì il gelo della morte. E fiorisce il sorriso, guardando negli occhi il simpatico bambolotto a braccia aperte che i giapponesi dedicarono ad Ayrton Senna. Ci sono poi le potenti opere che Alessandro Rasponi, pittore e scultore modenese, ha realizzato in esclusiva per la mostra, nel ricordo di Ayrton.

"Il mondo della Formula 1, in particolare dagli anni ‘80 e ‘90, divenne sempre più glam, e i piloti vere celebrities – aggiunge Sonia Veroni di Modateca Deanna –. Anche la moda dunque ne prese ispirazione, e in molte collezioni di quel periodo si ritrovano riferimenti diretti alle corse e ai loro simboli, geometrie, dettagli optical, grafiche che richiamano il racing". In mostra ammiriamo quindi le creazioni extrachic, ma anche sbarazzine, di stilisti iconici come Moschino, Jean Paul Gaultier, Gianni Versace, Gianfranco Ferré o Mariella Burani e Chiara Boni, veri campioni della moda e dello stile. Dai look più sportivi, o quelli che addirittura sembravano ‘clonare’ le tute dei piloti, si arriva fino agli abiti da sera indossati dalle star ai party e alle sfilate: Schumacher era impeccabile nel suo smoking, e Senna era perfetto accanto a Carol Alt a un défilé.

A quell’universo (forse irripetibile) di emozioni e di vittorie, dal 2 maggio saranno dedicate anche varie iniziative e proiezioni allo spazio Ex Diurno, dove verranno anche esposte alcuni lavori in ceramica realizzati dagli studenti della 4ª B dell’Istituto d’arte Venturi. Come le scarpette di Ayrton che Mirko Bergetti ha voluto riprodurre nella sua opera, con una frase del pilota, "Non esiste corsa dove non si possa sorpassare". Anche nella vita bisogna correre: si può vincere, si può perdere, ma non bisogna mai arrendersi.