Al grande tavolo della maestra Elvira, ogni pomeriggio, sedevano tanti bambini. Le leggi razziali del 1938 l’avevano costretta a lasciare la sua cattedra, quelle aule che erano la sua ‘casa’ da trent’anni e che amava profondamente: allora lei aveva deciso di continuare a fare un ‘doposcuola’ ai ragazzini del paese e li accoglieva nella sua abitazione di fronte alla chiesa del Rosario, gratuitamente. A Elvira Castelfranchi, luminosa figura di docente e di donna, oggi è dedicato l’Istituto comprensivo di Finale. Il cognome "Castelfranchi" ha attraversato i secoli della vita finalese e alla storia di questa famiglia ebrea, che ha lasciato...
CronacaI Castelfranchi attraverso la storia