
‘Turismo enogastronomico e turismo industriale. In viaggio tra cibo, vino e patrimonio produttivo del territorio’. Questo il titolo dell’evento organizzato...
‘Turismo enogastronomico e turismo industriale. In viaggio tra cibo, vino e patrimonio produttivo del territorio’. Questo il titolo dell’evento organizzato nella giornata di ieri dalle filiere Agroalimentare e Turismo e cultura di Confindustria Emilia e rientrante nel calendario ufficiale delle celebrazioni della ‘Giornata nazionale del Made in Italy’. Ospite d’eccezione della giornata, Roberto Luongo, consigliere del ministro per l’Internazionalizzazione e la valorizzazione del Made in Italy. Tra le varie eccellenze agroalimentari e del patrimonio produttivo che contraddistinguono il nostro territorio, il consigliere Luongo ha fatto visita nel pomeriggio all’Acetaia Giusti di Modena. Tra i temi trattati, ci sono state le principali tendenze di quello che è un settore fondamentale per l’economia italiana, dove l’enogastronomia, insieme al turismo, contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo.
Nel giorno stesso in cui il presidente americano Donald Trump ha agitato ancora i mercati, annunciando che stabilirà tariffe doganali unilaterali con i partner commerciali, prima della scadenza del 9 luglio, anche il tema dazi è stato oggetto di discussione. "Personalmente – ha affermato Luongo – reputo si sia ancora in una fase prematura: l’Unione Europea e il Governo italiano stanno lavorando perché il rischio dazi rientri e il timore non diventi realtà. Se però questo dovesse accadere, con un conseguente aumento dei prezzi, reputo che ne risentiranno soprattutto sul versante americano, essendo più difficile sostituire i italiani ‘protetti’ (ed DOP, IGP). E proprio questa loro tipicità e protezione (qualità, controlli), ci mettono al riparo, sia pure parzialmente, da un potenziale effetto dirompente dei dazi".
Il riferimento è sicuramente a prodotti di eccellenza e di nicchia, come il parmigiano reggiano e l’aceto balsamico: "Una minaccia internazionale potrà aumentarne il prezzo di qualche dollaro, ci potrebbe essere un effetto distorsivo ma non catastrofico". Anche alla luce di questi potenziali rischi, le Tutele Geografiche Territoriali, o Indicazioni Geografiche (IG), "sono sempre più importanti – sottolinea – in quanto garantiscono, in ogni luogo, al consumatore, che quel determinato prodotto è eccellente, di qualità, che proviene da una zona specifica e che è realizzato in un certo modo".
Maria Silvia Cabri