Roberto Grimaldi
Cronaca

Il bando sull’illuminazione: "Il Comune tace sull’infiltrato Hera". Fratelli d’Italia esce dall’aula

L’assessore Zanca ha presentato le linee di indirizzo per la nuova gara di assegnazione, votate con delibera. Il capogruppo Negrini: "Silenzio assordante sulla presenza di un dirigente dell’utility in commissione"

Consiglio comunale

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Modena, 29 ottobre 2024 – L’oggetto principale del consiglio comunale di ieri era la delibera, illustrata dall’assessore Paolo Zanca, che definisce le linee di indirizzo sulla base delle quali verrà avviata, nei prossimi mesi, la gara per la gestione del servizio di illuminazione pubblica e del servizio di gestione dei sistemi metaforici. Una delibera non da poco, visti i precedenti che hanno contribuito a surriscaldare l’ambiente. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia aveva chiesto le dimissioni del presidente della commissione Seta e Servizi Alberto Bignardi. Secondo il gruppo guidato da Luca Negrini, Bignardi non si sarebbe accorto che nella riunione di commissione era presente un dirigente di Hera, che partecipava grazie a un link a cui non aveva diritto. Una partecipazione quindi non permessa e inopportuna, secondo FdI, visto che Hera è parte in causa di un contenzioso con le altre concorrenti, che si è concluso con sentenza del Tar, che ha visto una violazione delle regole sulla concorrenza nel confermineto del servizio all’utility di via Razzaboni.

"Tale circostanza – ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Negrini – getta una pesante ombra sul percorso in commissione e sulla mancanza di terzietà rispetto ad Hera, che non può non portare ad una reazione commisurata alla gravità del fatto.Il sienzio assordante in tutti gli interventi della maggioranza sulla nostra richiesta di rimozione del Presidente della Commissione Seta a seguito del grave fatto accaduto in commissione è qualcosa che non può, in nessun modo, essere accettato. Per queste ragioni il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia non ha parteciperato al voto".

Ma sono anche altre le critiche che Fratelli d’Italia ha rivolto alla delibera di ieri: "L’inadempienza del Comune di Modena alla sentenza passata in giudicato del Consiglio di Stato ha costretto le società concorrenti di Hera Luce a promuovere un giudizio di ottemperanza nel quale le medesime società hanno richiesto la nomina di un commissario ad acta. Va quindi evidenziato come lo scopo della delibera è di evitare che il Tar nomini un commissario che adotti gli atti amministrativi che la nostra amministrazione non ha adottato quando doveva e poteva.Nella stessa delibera oggi in trattazione è indicato chiaramente che l’acquisizione della proprietà degli impianti di illuminazione pubblica e l’organizzazione delle gare per l’individuazione del gestore del servizio doveva avvenire entro il 30 giugno 2021.Non può essere pertanto in alcun modo condiviso il tentativo di questa amministrazione di edulcorare un procedimento che la vede inadempiente affermando, come si legge nella proposta di delibera, che la deliberazione del Consiglio Comunale del 28 aprile 2022 "non dava luogo ad un nuovo affidamento, ma integrava semplicemente alcune previsioni contrattuali volte ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico". Tale affermazione contrasta peraltro con il contenuto delle sentenze. Un contrasto talmente evidente che ha visto l’intervento della stessa maggioranza con un emendamento presentato oggi volto proprio a modificare questo punto".

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