«Il picco dell’epidemia previsto a fine dicembre»

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Ma quando inizierà la vera epidemia influenzale? E sarà davvero più pesante dell’anno passato? «Ci sono voci contrastanti a riguardo – spiega Giovanni Casaletti, direttore del servizio Igiene Pubblica Azienda Usl di Modena –. Nella realtà dei fatti l’intensità si scopre solo durante il corso dell’epidemia stessa, vedendo e monitorando quante persone sono colpite e con quale gravità. Generalmente l’inizio vero è verso fine dicembre, con il picco che si verifica solitamente a distanza di un mese, quindi tra fine gennaio e inizio febbraio. Non è comunque escluso che, come l’anno passato, arrivi più in ritardo del solito. In questo senso, è comunque fondamentale prevenire la malattia vaccinandosi, soprattutto per le categorie più fragili e affette da patologie croniche».

Il periodo più opportuno per la vaccinazione è compreso tra novembre e dicembre. La protezione si sviluppa 2 - 3 settimane dopo la somministrazione e permane per tutta la stagione. I disturbi apparentemente influenzali frequenti tra ottobre e dicembre sono causati da altri virus che aggrediscono le prime vie respiratorie.

La composizione delle dosi viene determinata, ogni anno, sulla base dei virus circolanti nel mondo e la protezione si sviluppa circa due settimane dopo la somministrazione e permane per tutta la stagione epidemica.

Ma vaccino a parte, cosa bisogna fare per tenere lontana febbre e spossatezza? Come al solito l’Ausl fornisce un vero e proprio vademecum fatto di semplici misure di protezione e precauzione. La prima è lavarsi spesso le mani con il sapone; la seconda coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani. E ancora: è altrettanto importante soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso, gettarlo nel cestino e sciacquarsi le mani. In caso di sintomi influenzali, infine, è fondamentale restare a casa e limitare i contatti con altre persone.