
Il voto che porta a Strasburgo. A Finale Fd’I sorpassa il Pd. L’ex sindaco Palazzi: "La giunta dovrebbe dimettersi subito"
Era il risultato che tutti attendevano nella mattinata di ieri, aspettando i primi esiti delle comunali. Candidati ed elettori sapevano che dai risultati delle Europee si poteva tranquillamente fare "due più due" e avere un’idea abbastanza precisa di come sarebbe andata nei Comuni. Così è stato.
I numeri parlano chiaramente di un successo personale di Stefano Bonaccini, che in provincia di Modena ha portato a casa più di 48mila voti personali, andando persino a toccare il maggior numero assoluto di preferenze anche nei Comuni dove ha prevalso Fratelli d’Italia. Tanto per fare qualche esempio, a Finale, dove ha ottenuto più voti il centrodestra, Bonaccini realizza 532 preferenze contro le 526 della premier. A Montefiorino, altro Comune dove ha vinto il partito della Meloni, Bonaccini ha avuto 119 voti contro gli 82 della presidente del Consiglio. Stesso risultato a Lama: Bonaccini 183, Meloni 109.
Insomma, evidentemente, a livello personale, il governatore dell’Emilia-Romagna, con già il biglietto in tasca per Bruxelles, ha guadagnato la fiducia di tanti, pescando anche tra chi non vota necessariamente Pd.
Interessante il risultato nei Comuni dove non si votava per il sindaco. A Finale per esempio, le Europee hanno visto Frateli d’Italia al 34,2% e il Pd al secondo posto con il 27,63%. Un sorpasso. "Fratelli D italia primo partito a Finale Emilia – fa sapere la coordinatrice Monica Malaguti insieme a Paolo Saletti– ringraziamo i finalesi. Risultato incoraggiante che ci dà quella spinta necessaria per metterci al lavoro e creare una valida e forte squadra di governo pronta a guidare Finale Emilia".
E’ intervenuto anche l’ex sindaco Alessandro Palazzi: "Queste votazioni, anche se rivolte all’Europa, hanno rappresentato per Finale una sorta di misurazione del gradimento di questa compagine amministrativa a guida Pd, dopo quasi tre anni di fallimento e di dannoso governo della città. Il risultato è che, se fossero coerenti, come ha fatto Macron e alcuni altri capo politici europei, dovrebbero dimettersi, subito, in seduta stante, senza se e senza ma". Sulla sponda Fratelli d’Italia, si dichiarano soddsifatti anche a Modena: "Fratelli d’Italia – dice il parlamentare Michele Barcaiuolo – cresce rispetto alle vittoriose politiche del 2022 in Italia (dal 25,98 al 28,8), in Emilia-Romagna (dal 25,04 al 28,02), in provincia di Modena (dal 23,62 al 25,96), a Modena città (dal 19,84 al 22,23); con Fratelli d’Italia rispetto alle vittoriose politiche, cresce tutto il centrodestra in Italia (dal 42,88 al 47,44), in Emilia-Romagna (dal 38,3 al 40,61), in provincia di Modena (dal 36,5 al 38,3) e a Modena città (dal 30,5 al 31,79). Stefano Cavedagna con oltre 55.000 preferenze personali di cui 5.000 (oltre ogni attesa) in provincia di Modena è il secondo degli eletti in tutto il collegio del nordest e sarà il primo eurodeputato di destra emiliano della storia".
Tra chi invece resta a casa c’è Umberto Costantini, che si era schierato tra le file di Azione: "Non è andata come speravo; la lista di Azione non ha superato il quorum del 4% e ho perso queste elezioni. Sono un po’ triste di questo e dispiaciuto; evidentemente ho sbagliato anche io qualcosa, farò verifica e cercherò di migliorare, però ci tengo a ringraziare – dichiara affidandosi anch’egli ai social – Ieri in strada e in piazza, al bar e davanti alla chiesa, nel parco di San Vito e nel viale delle scuole in tanti mi avete salutato battendo sul cuore, facendomi l’occhiolino o un sorriso per poi dirmi “ti ho votato”; “ti sto andando a votare” mi avete scritto in molti. Credetemi, è stato per me emozionante. Grazie a tutti e a tutte coloro che hanno scritto Costantini sulla scheda, è un grande onore ricevere questa fiducia. Mi avete portato ad essere il candidato dell’area liberaldemocratica più votato della nostra provincia. Essere sempre all’altezza di questa fiducia è un impegno che mi prendo".